Socializzando


Molti passi in avanti sono stati fatti da Single a teatro. Ora finalmente conosco alcune persone e, proprio l'altro giorno, sono andata a fare visita ad una di queste, la più simpatica, per il momento, o quella che mi va più a genio.
Francese, abita ormai in Asia da una decina d'anni, parla cinese (tutta la mia ammirazione) e ha aperto, da un anno circa, un delizioso negozietto di linge ossia di lenzuola e accessori vari per il letto. E non lo ha aperto chissadove, ma bensì in uno dei quartieri più "in" di Taipei. La via Durini di Taipei ... ma magari !
Ho dedotto che si trattasse di un posto chic dai negozi che ci sono, tutti molto raffinati. Tanti showroom di design italiano, curiosi caffè e ristoranti ma se tiri su il naso e guardi la cornice in cui sono inseriti, a me vengono in mente alcuni quartieri degradati delle periferie italiane. Anzi peggio. Mi verrebbe voglia di girare con un caterpillar, buttar giù tutto e ricostruire o anche lasciare su qualcosa ma ristrutturare, cosa che viene anche fatta con buoni risultati, ma ancora troppo poco.
V. (non riporto il nome perchè vorrei evitare di essere sgamata su google) mi aspettava in negozio con una torta allo yoghurt e, ovviamente, del tè servito in delle bellissime tazze di ceramica con manico di legno.

Io e Mingtai siamo arrivati in ritardo perchè trovare le vie, qui a Taipei, è un altro gioco enigmistico.
Gli indirizzi sono lunghissimi e ci vuole un po' per decifrarli. Esempio : No.5, Lane 116, Section 1, Daan Road, Daan District. Le strade principali sono così lunghe che sono suddivise in sections e da ogni section parte tutta una serie di vicoli e vicoletti labirintici dove io puntualmente mi perdo. A nulla serve il mio prodigioso i-phone dotato di google maps e altri giochini per l'orientamento. Dovrei tenerlo in mano mentre cammino ma ci ho già provato e sono inciampata, schiantando l'Inglesina con Mingtai contro un palo. Quindi evito.

Ci siamo intrattenuti con V. per una buona oretta, chiaccherando di design, buon gusto e abitudini orientali.
Ci ha raggiunto anche una tipa di Taipei con bimba di un anno. V. l'ha invitata perchè diventassimo amiche visto che abbiamo tutte e due un bambino più o meno della stessa età e viviamo abbastanza vicine. Ma credo che queste siano le uniche due cose che abbiamo, effettivamente, in comune. Per il resto lei si è presentata con anellazzi di diamante, tacchi e messa in piega. Io con le mie solite all-star, spettinata dal vento e sgioiellata.
Ho meditato per un minuto di cambiare look ma, poco dopo, sono entrata in un grande magazzino dove si è avvicinata una ragazza e mi ha detto :  you ale biutiful. big eyes. you look like (siete pronti ?) Angiolina Jolie (e non è finita) you look bettel than hel because your lips ale (l)real. Volevo abbracciarla anche se molto probabilmente era appena uscita da un istituto psichiatrico e di tendenze sessuali opposte alle mie. Non so chi l'abbia pagata ma mi ha regalato dieci minuti di grande soddisfazione. Bettel than Angiolina Jolie... e già !

Congedata V. con l'intenzione di rivedersi settimana prossima, ieri ho invece passato il pomeriggio al Fine Arts Museum di Taipei con E., la moglie russa di un francese che abbiamo conosciuto alla Fe(^)te.
E' a Taiwan da 8 mesi e credo che si annoi da morire. Mi ha proposto di andare al parco, ai giardini, allo zoo pensando che fossero le mie destinazioni favorite con Mingtai. Ci siamo accordate sul museo dove abbiamo visto una mostra sui giardini di Monet. Nota divertente : qui i quadri li appendono più bassi che in Europa. Credo sia perchè la statura media dei taiwanesi è più bassa e quindi anche quella di chi li appende :-)
E' stato un pomeriggio piacevole anche se ormai sono abituata a stare da sola con Ming e la cosa non mi dispiace affatto e neanche a Ming. Come farò quando avrà 13 anni, i brufoli, i peli sulle gambe e zero voglia di andare con me al museo ? Socializziamo che è meglio.


 




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