Nuovi nomi
Finalmente sono stati decisi i nostri nuovi nomi in mandarino cinese.
Quelli che abbiamo non andavano bene perchè intraducibili. Vale anche l'inverso.
Ogni Taiwanese ha un nome cinese e un nome inglese, che a volte può anche cambiare, dovesse stufarsi. Ci sono tanti Jack, Oliver ed Amy ma ho anche incontrato una Snow e un Fantasy. Per esempio, solo adesso, ho capito perchè il cinese, da cui si va ogni tanto a mangiare il pesce a Milano, si chiama Pino.
Bene, dopo alcune settimane di riflessione, la nostra insegnante di cinese ci ha proposto : An-nà per me, Hi-duò per Ido e Ming-Tai per Matteo. E non siamo più la famiglia Wallach ma la famiglia Wuò. E Calini è diventato Chang. Ogni nome è rappresentato da un simbolo che rimanda ad un preciso significato. Per esempio An-nà è, sostanzialmente, la donna che sta in casa e che la rende accogliente per la famiglia e gli amici (quale nome più adatto ?...).
In realtà nessuno ci chiama così, ma i nostri nomi cinesi devono apparire sui biglietti da visita, qui essenziali, e anche su alcuni documenti ufficiali.
L'unica eccezione è Matteo. Il nome Ming-Tai, che sostanzialmente vuol dire luce/luminoso e tante altre belle cose, ha un gran successo. La nostra vicina di casa e i portieri lo chiamano così ormai, e anche alcuni colleghi di Ido.
Francamente sono un po' preoccupata perchè quando lo chiamo Matteo, ancora non si gira. Un giorno lo farà. Si, ma quando sentirà Ming-Tai, ne sono certa.
Quelli che abbiamo non andavano bene perchè intraducibili. Vale anche l'inverso.
Ogni Taiwanese ha un nome cinese e un nome inglese, che a volte può anche cambiare, dovesse stufarsi. Ci sono tanti Jack, Oliver ed Amy ma ho anche incontrato una Snow e un Fantasy. Per esempio, solo adesso, ho capito perchè il cinese, da cui si va ogni tanto a mangiare il pesce a Milano, si chiama Pino.
Bene, dopo alcune settimane di riflessione, la nostra insegnante di cinese ci ha proposto : An-nà per me, Hi-duò per Ido e Ming-Tai per Matteo. E non siamo più la famiglia Wallach ma la famiglia Wuò. E Calini è diventato Chang. Ogni nome è rappresentato da un simbolo che rimanda ad un preciso significato. Per esempio An-nà è, sostanzialmente, la donna che sta in casa e che la rende accogliente per la famiglia e gli amici (quale nome più adatto ?...).
In realtà nessuno ci chiama così, ma i nostri nomi cinesi devono apparire sui biglietti da visita, qui essenziali, e anche su alcuni documenti ufficiali.
L'unica eccezione è Matteo. Il nome Ming-Tai, che sostanzialmente vuol dire luce/luminoso e tante altre belle cose, ha un gran successo. La nostra vicina di casa e i portieri lo chiamano così ormai, e anche alcuni colleghi di Ido.
Francamente sono un po' preoccupata perchè quando lo chiamo Matteo, ancora non si gira. Un giorno lo farà. Si, ma quando sentirà Ming-Tai, ne sono certa.
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