Singapore mon amour

Francamente non saprei da dove iniziare per raccontare questi primi tre giorni a Singapore. E allora parto dal Mount Elisabeth Hospital dove abbiamo trascorso San Valentino. Nulla di grave, ma una tosse sospetta di Ming ha suggerito alla sottoscritta, per nulla ansiosa, una visita dal pediatra del pronto soccorso vicino all'albergo.
Che meraviglia, poter comunicare in inglese con il personale ospedaliero, senza rompersi la testa a risolvere rebus cinesi. Eravamo così felici che, al povero dottore, abbiamo sottoposto tutti quei quesiti che, a Taiwan, spesso, rimangono tali. Abbiamo ripensato ad ogni piccolo disturbo nel corso dell'ultimo anno : senta, io ho avuto un bruciore all'alluce del piede ...
Insomma, un completo check-up.

E come dice Iduzzo, non è che le due infermiere, una indiana e l'altra malese, senza contare il giovane pediatra cinese, parlassero inglese per farci un favore. No, qui, è la lingua ufficiale, quella che lega le diverse etnie che abitano questo posto (cinesi, indiani, malesi ed eurasiatici)
Sul modulo da compilare per la registrazione in ospedale, mi si chiedeva di specificare la razza.
Ho avuto un momento d'incertezza. "Brutta" ?

Comunque, è proprio bella questa città. È così pulita che nell'aria c'è odore di Mastrolindo. Secondo me hanno installato dei profumatori d'ambiente sulle chiome degli alberi. Non mi stupirebbe. Nessun dettaglio è lasciato al caso. Dalla vegetazione, alla segnaletica urbana, dalle sedute, all'illuminazione delle strade, tutto è organizzato e sistemato al meglio.
Nessuna carta per terra e se ti beccano mentre la butti, beh, fanno in modo che la prossima volta non la butterai più. E, se invece, si tratta di un chewing-gum, anche peggio. Disciplina ferrea, ma funziona.

Si mormora che si tratti, effettivamente, di un regime piuttosto che di un sistema democratico, che non ci sia molta libertà di espressione e che i media siano controllati. Tuttavia, io mi chiedo chi possa avere qualche critica da muovere ad un governo così efficiente ed organizzato ! Non si può manifestare ? Pazienza.
Scherzi a parte, io mi limito a giudicare l'operato in base a quello che vedo con gli occhi della turista e, certo, non dell'attivista politica. Ed il mio apprezzamento è in continua crescita.
Sembra proprio che stiano riuscendo a costruire a great city where to live, work and play, com'è scritto sul pannello introduttivo ad una mostra interessantissima sullo sviluppo di Singapore, allestita presso la City of Singapore gallery.

Penso all'area di Marina Bay, parte del centro finanziario della città, e dominata dal Marina Bay Sands di Moshe Safdie. Il resort più grande dell'Asia, con centro commerciale, casinò e teatri, e l'albergo su tre torri di cinquanta piani collegate, in cima, da una specie di tavola da surf gigante con giardini, bar, ristoranti e la piscina panoramica più lunga del mondo, 150 metri.
Uno di quei progetti grandiosi che, spesso, sono destinati a rimanere sulla carta. Qui, l'hanno realizzato, curando anche il più piccolo dettaglio. Se penso che a Milano, non riescono nemmeno a finire due cantieri di parcheggi sotterranei in pieno centro. Per non parlare di Santa Giulia.

Credo che il mio entusiasmo sia, in parte, condiviso anche da Ming che ha corso avanti e indietro lungo la promenade che costeggia la baia, proprio davanti al Marina Bay Sands.
Diverse cadute, ma, per terra, è talmente pulito che non sono dovuta intervenire con il napalm per lavargli le mani.
Capillare anche la presenza di baby room, o di pit stop per i pannolini come li chiamano a Malpensa, nei grandi centri commerciali che, a Singapore, sono frequenti come lo è Intimissimi da noi. Una benedizione per una mamma traveller e maldestra come me che, ancora, ha qualche problema a cambiare pannolini per strada, senza farsi, puntualmente, irrorare di pipì dal proprio infante.
Frequenti anche i seggiolini per bambini nei ristoranti, anche in quelli dove si può scegliere il menù spicy, very spicy ed extra spicy, e quindi meni indicati per Ming che, in viaggio, si nutre sostanzialmente di riso, noodles e patatine fritte. Una dieta bilanciatissima. Ma, comunque, niente alcool.

Fra poco, non appena si sveglierà dal pisolino, ci faremo di nuovo inghiottire dalla metropolitana e dal labirinto di gallerie sotterranee che la collegano ai centri commerciali di Orchard Road, dove si trova il nostro albergo. A Singapore esiste un traffico pedonale sotterraneo incredibile. Puoi trascorrere un intero pomeriggio di shopping, muovendoti da una parte all'altra della città, senza mai vedere la luce del sole. La città è così bella che è un pò un peccato muoversi come topi, ma, capisco, che questo tempo caldo e umido tutto l'anno possa, alla fine, snervare anche il flaneur più determinato. Mi sto convertendo anch'io alla filosofia degli underpass, se non altro perchè ti permettono di attraversare le strade rapidamente, senza farti dei chilometri prima di raggiungere il primo passaggio pedonale. Devi farci un pò la mano perchè le prime volte perdevo completamente il senso dell'orientamento, trovandomi, spesso, nel posto sbagliato.

Credo che, quando usciremo, ci sarà una ragione in più per rifugiarci sottoterra. Ha iniziato a piovere. Per il momento il tempo è stato bellissimo, ma, normalmente, piove spesso, un pò come a Taipei (almeno una cosa in comune l'abbiamo trovata).
Tuttavia, il governo è già all'opera per un nuovo progetto ossia eliminare le precipitazioni e avere il sole tutto l'anno. Ci riusciranno ?

Ps : chiedo scusa per gli errori di grammatica e di sintassi, forse peggio del solito, ma se "dovrebbe" correggere, "perderessi" anche quelle due diottrie che mi sono rimaste, visto che sto scrivendo dall'iphone e ho già cancellato per errore e riscritto lo stesso post, per ben tre volte.

Commenti

Post più popolari