Invito a cena con quesito

Anna, do you like it ? Yes, un po' croccante ma non male. Che pesci sono ? It's not fish, it's chicken bones.
E'cominciata così, dieci giorni fa (sono un po' in ritardo con gli aggiornamenti), la cena a cui sono stata invitata da un gruppo di colleghe di Iduzzo.
Il ristorante scelto per l'occasione è stato, ancora una volta, un Japanese barbecue in un quartiere molto movimentato tra Zhongxiao Road e Xinsheng road. Era già buio quando ci sono arrivata, quindi ho potuto solo notare le luci dei tanti bar e ristoranti e la gente in coda per entrarci.

Io non so perchè, anche quando si tratta di cucina giapponese, invece di parare su di un comodo sushi o sashimi, bisogna infilarsi in un posto che sa di fritto e dove ti devi cucinare ossa di pollo su di un piccolo grill al centro del tavolo.
Anyway, tra un bicchiere di sakè e di plum wine, dolcissimo ma buono, ho trascorso due ore molto piacevoli in compagnia di una donna sulla quarantina divorziata con figlio (quella che mi aveva detto che mi vesto sempre di black o di g(l)ey), di una sua collega, sposata con due figli, di una giovane stagiaire che viene dal sud di Taiwan, di una trentenne che vive fuori Taipei con i genitori, il fratello più giovane e sua moglie, di Sean, che ha una bimba piccola e tira le cinque del mattino per giocare al computer e di Emily, la sposina dell'altro giorno che, però, vive ancora con il padre.

Vi domanderete che cosa caspita c'entrassi io in questo gruppo. Poco, direi, ma da quando mi hanno conosciuta, ho la sensazione che mi preferirebbero, come collega, a Iduzzo. Tuttavia, non potendo assumermi, mi reclutano almeno per cena.
Lusingata dall'invito ed eccitata all'idea di esercitare un po' il mio cinese (tre minuti poi, per mettermi a tacere, si sono messi tutti a parlare inglese), ho fatto persino il bis di chicken bones. Durette ma non male. Credo comunque che si tratti di cartilagini più che di ossa ma il vocabolo più comodo, per tutti, in inglese era bone.

La comunicazione in una lingua straniera, spesso, porta le persone ad essere molto dirette perchè sprovviste di quegli strumenti per poter girare intorno ad un argomento. O almeno credo che questa sia la ragione percui a cena mi sono state fatte due domande che persino i miei amici più intimi non mi fanno o, se me le fanno, ma in un altro modo.
A(l)e you and Ido wo(l)king on anodel child ? Al momento volevo avvalermi della facoltà di non rispondere, ma, spiazzata, ho detto : I believe not this evening. La mia interlocutrice ha abbozzato un sorriso ma poi ha aggiunto : This is the D(l)agon yea(l). It's a ve(l)y good yea(l) to have a baby.
Ok so please call me a cab. I must rush home. Per un secondo ho temuto che il taxi me lo chiamasse davvero.

La seconda domanda mi è stata fatta una mezzora dopo.
Anna, did you have othel boyfliends during Ido ? Pardon? Mentre quasi mi strozzavo con un osso di pollo, ho risposto no, why ? Because you and Ido togethel many yeals. Is it not bo(l)ing ?
No, direi di no. Tutto sommato reggiamo ancora bene. Talvolta lo vorrei uccidere, ma tradirlo non mi è mai passato per l'anticamera del cervello. Ma voi, a Taiwan, avete mai sentito parlare di fedeltà matrimoniale e cose di questo genere ? Mi hanno guardato tra l'incredulo e l'ammirato.
Purtroppo ho perso l'occasione di rimbalzare la domanda a loro : Hanno mai tradito i loro mariti ? Ma forse meglio così. Moralina non avrebbe retto a confessioni di adulterio.

Certo che sono mitici. Se li bacio sulla guancia quando li incontro, quasi indietreggiano dall'imbarazzo nemmeno li stessi violentando. Poi, però, non si fanno nessun problema a farti le domande più intime anche se ci si conosce appena.
Ma la famosa discrezione asiatica ? lo abbiamo chiesto a Polly che ci ha risposto : It's ok. Here in Taiwan we a(l)e ve(l)y open. We a(l)e not like the Japanese. Tutto chiaro adesso.

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