Foto e libri
Sabato e domenica scorsi sono state due giornate di tempo meraviglioso. Sole, cielo terso e venticinque gradi. Esattamente come in Italia in questi giorni, da quanto mi è sembrato di capire. Io ne ho, così, approfittato per dedicarmi a due attività rigorosamente indoor come il vernissage di una mostra ed un salto alla Fiera Internazionale del Libro di Taipei. Del resto, Furbizia is my middle name. Ne è valsa, comunque, la pena.
La galleria Arki di Taipei, uno spazio espositivo generoso, collocato, come sempre, nello scantinato di un edificio brutto e anonimo, ospita per un mesetto le meravigliose foto di Massimo Listri, un bell'uomo elegante, silenzioso e un po' patinato, esattamente come il suo lavoro. E' un fotografo di interni di un certo prestigio : palazzi storici, biblioteche e dimore di lusso. Non male.
Io non solo mi sono vista e rivista la mostra ma, in attesa che quelli del catering si decidessero ad aprire qualche bottiglia di vino (peraltro acidissimo), mi sono sciroppata diversi discorsi di ringraziamento in cinese, dalla proprietaria della galleria, agli sponsors.
L'ambiente è sempre più o meno lo stesso. Tutti rigorosamente vestiti di nero, Victoria inclusa. Si, Victoria è la gallerista, un donnino sulla sessantina, con i capelli tinti rosso rame e tagliati da un hair-stylist cieco o ubriaco, minigonna di pelle nera, stivaloni con tacco 40 ed una fantastica t-shirt sempre nera con il suo nome ricamato in paillettes d'argento. Uno spettacolo. La sua assistente, invece, sembrava uscita da un quadro di Picasso. Non so se a causa di un incidente o di un maldestro intervento di chirurgia estetica, ma aveva la bocca all'altezza degli occhi ed il naso vicino alle orecchie.
All'evento erano presenti anche i vertici del nostro Ufficio del Commercio e della Cultura (l'Italia non ha un'ambasciata qui a Taiwan) che ho poi rincontrato il giorno dopo alla Fiera del libro.
Nell'ambito di questa manifestazione era stata, infatti, prevista la lettura di alcuni brani, tra i più celebri, di Cecco Angiolieri e Lorenzo il Magnifico.
Alle 13.30 di domenica, ero al banco informazioni del polo fieristico di Taipei per farmi indirizzare verso il padiglione Italia, convinta che lì si sarebbe tenuta la lettura.
It's (l)ight behind the F(l)ance stand, mi dice una giovanissima hostess. Ok. Mi avvio nella direzione indicata e, ad almeno quattro padiglioni di distanza, scorgo FRANCE. Ci passo davanti e là incontro, ovviamente, alcuni amici francesi.
Lo stand è molto grande e sono presenti diversi editori importanti. Tantissima gente è intenta a sfogliare i libri mentre un nutrito gruppeto di attachés al Bureau Français (nessuna ambasciata anche nel loro caso ma, di sicuro, una sostanziale differenza nell'organico) intrattiene public relations.
Vorrei fermarmi più a lungo ma il mio spirito patriottico mi spinge a raggiungere quanto prima lo stand del mio paese. Lo cerco, lo ricerco, faccio diversi giri, ripasso davanti alla FRANCE ma nulla. Dove sarà ?
Poi guardo meglio e alzando gli occhi, leggo Italy/Poland. Quattro scaffali in croce condivisi con la Polonia. Ma perchè?
Sicura di essermi sbagliata chiedo all'unica signorina presente, similissima alla presunta amante di Schettino : Is this the Italian stand ? Yes. Is there anyone from Italy ? No. I'm here for both stands. No comment !
Mi sono consolata con i versi di Lorenzo e del mio amatissimo Cecco e più di questo ahimè non vi posso favellar altrimenti da sta terra di cina mi von cacciar e nel mio paese natio mi faran nemmen rientrar. Oh Monti, pensaci tu !
Reggia di Caserta - Scala dei Leoni nella foto della locandina.
RispondiEliminae non aggiungo altro