Considerazioni

Mi concedo ancora un paio di considerazioni sul sistema sanitario taiwanese, visto che, nelle due ultime settimane, è stato il mio unico diversivo.

Qui, i medici hanno la brutta abitudine di essere puntuali ...  ho atteso, al massimo, 4 minuti rispetto all'orario dell'appuntamento e, per scusarsi, mi hanno offerto del tè.
E' una gran scocciatura. Primo, perchè devi essere puntuale anche tu, altrimenti (e mi è successo per colpa del Garmin) ti guardano malissimo. Ho rimediato prostrandomi in scuse e giocando la solita carta della straniera che si perde in città.
Secondo, perchè non hai nemmeno dieci minuti per leggere due righe, chattare con gli amici, scrivere delle mail o, più semplicemente, tirare il fiato. Attività, queste, sempre più rare in ambito domestico. Mrs Anna, please e ti fanno cenno di entrare. Di giààààààààààààààààààààààà ???

Mi ha sorpreso l'atmosfera dell'ospedale, dove era ricoverato Ming. Tutto molto tranquillo, ordinato ed una grande dignità a tal punto che non riuscivi a distinguere i degenti dai parenti.
Ho fatto un salto al reparto maternità. Si sono aperte le porte dell'ascensore e, a malapena, sentivo qualche vagito.
Dalla sala parto, protetta da una porta scorrevole di metallo, nessun rumore. Fuori, seduti su delle panchine di plastica integre, qualche padre e nonna in silenziosa attesa.
Proprio come in Mangiagalli dove la sala parto sembra l'anticamera dell'inferno e, assiepata fuori, c'è una folla di parenti pronti a saltare addosso alla puerpera non appena ha sfornato.
Quasi, quasi, mi viene voglia di bissare ... volete mettere un bambino made in Taiwan ? Molto chic.

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