Quitaipei for italians



Mi è caduto ora l'occhio sul calendario e, caspita, sono solo due mesi che siamo qui ! Mi sembra sia già passato un anno, talmente intense sono state queste ultime settimane. In realtà, mi sembra di vivere una realtà parallela. Qualcuno mi ha prevelato dal mio mondo e mi ha recapitato qui, ma se schiaccio un pulsante, ritorno dov'ero.  

Scherzi a parte, il bilancio è positivo e la fase di adattamento, tuttora in corso, è filata più liscia del previsto. Mi sono abituata a dei nuovi orizzonti e a dei nuovi spazi. Certo, preferisco evitare di guardare carte geografiche e mappamondi perchè, allora, mi rendo improvvisamente conto di quanto sia distante dalla mia "confort zone".
Una certa ansia mi viene anche quando penso che sto su di un'isola in mezzo al Pacifico e che, tra me e il mare, ci sono i "giungli".
Ma per il resto mi sono abituata a non vedere più persone bionde con gli occhi azzurri, tranne quando faccio skype con mio fratello, a mangiare con le bacchette, che maneggio peraltro malissimo, a dire NI HAO quando entro nei negozi, a respirare odore di brodo e di fritto per strada, all'assenza di marciapiedi, alle signorine che ti accompagnano in ascensore in alcuni grandi magazzini e alla pioggia. Oggi c'è il sole e, a meno di delirare, mi sembra di sentire l'odore del mare. Magari è solo la vicina che sta cucinando pesce ...

Tuttavia, ci sono cose che mi mancano da morire. Potrei uccidere per una vaschetta di gelato alla stracciatella del Golosone, la gelateria sotto casa, a Milano. Mi manca l'Esselunga, fare due chiacchiere in tram, comprare il giornale il sabato mattina e capire che cosa c'è scritto, il cappuccino con la brioche, il mio scooter (che peraltro ormai è di Carlo), le tribune calcistiche improvvisate per strada, l'odore di focaccia, le polemiche inutili. Mi mancano molto alcune persone ma questo loro lo sanno.

E allora ho pensato che per sentire meno nostalgia, avrei dovuto per lo meno scovare qualche concittadino qui a Taipei. Ma come ? Mi sono sempre sentita dire che gli italiani qui a Taiwan sono pochissimi e ben inseriti nel milieu locale. Non hanno creato un gruppone come i francesi che qui sono una potenza.
E allora mi sono inventata una pagina su Facebook che si chiama quitaipei for italians e, piano piano, i primi italiani si sono fatti vivi e ora partecipiamo insieme ad una piazzetta virtuale dove chiacchieriamo di Taipei, ma sveliamo anche dove trovare la ricotta e la sambuca molinari. Ci conosciamo solo virtualmente, per ora, ma sto scoprendo delle persone molto carine ed interessanti. La maggior parte è qui da anni con moglie taiwanese e prole. Parlano quasi tutti anche il cinese.
Insomma mi sono creata una mini Italia tutta per me ma il gelato alla stracciatella, quello, ancora non l'ho trovato.

Commenti

  1. Gelao alla stracciatella: il primo della stagione, ieri sera.
    Ma non era buono, non preoccuparti.
    Scooter sta bene, per il momento è tutto intero, a breve toglierò parabrezza.
    Se vuoi ti mando le foto.
    Abbracci
    C.

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  2. Grazie. No, nessuna foto. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore :-) ma sono contenta che sia nelle tue mani. bacio

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