Cazzeggiando


Nessun titolo si addice di piu' a quello che sto/stiamo facendo in questi giorni qui a Telaviv.
Parcheggiato Ming dai nonni israeliani, mi sono conquistata, dopo mesi, delle mezze giornate di liberta'.
E allora, per prima cosa, sono andata al mare che e' qui davanti a casa.
E si, perche' nonostante quello che si dica, Israele non e' un paese perfetto :-) ... ma di invidiabile ci sono il tempo, il mare ma soprattutto le spiagge.
Le spiagge, anzi la spiaggia che corre da nord a sud, e' pubblica, al massimo si pagano 2 euro, attrezzata con docce, toilettes, baretti vari e, nonostante gli israeliani, anche molto pulita. Il mare e' cristallino e, infatti, ieri complice un vento di scirocco caldissimo, ho fatto il mio primo e secondo bagno della stagione 2011. Meraviglioso !

Da casa Wallach, la spiaggia piu' vicina dista 10 minuti a piedi ed hanno realizzato una passeggiata mare con piste ciclabili, panchine, fontanelle contro la disidratazione, che collega il nord al sud della citta'  per qualche chilometro. E' il posto ideale per fare un po' di people watching perche', a partire dalle prime ore del mattino, si trasforma in una sorta di salotto urbano dove s'incrociano i tipi piu' strani.
Ieri mattina, infilati calzoncini e scarpe da corsa, mi sono unita al gruppo di sconosciuti che di buon ora faceva jogging lungo il mare. La mia performance e' durata pochi minuti perche', gia' alle 9 del mattino, faceva un caldo bestiale ed ero allo stremo alla ricerca invana di un angolo d'ombra peraltro inesistente.
Ho messo quindi i piedi in acqua e mi sono seduta ad osservare la fauna locale.
Forte presenza di tamarri super abbronzati con gli occhiali a specchio, il costume bianco, i bambini obesi e la moglie sempre di pessimo umore. Diciamo pure che le donne israeliane, in generale, sembrano sempre incacchiate come se avessi loro ucciso il fratello o la madre.
I tamarri arrivano in spiaggia con contenitori fluorescenti stracolmi di cibo e bevande per la sopravvivenza e devono sempre sistemare le sdraio praticamente in acqua.
Sotto gli ombrelloni si riparano invece i russi. In Israele c'e' una forte immigrazione dalla Russia. Li riconosci perche' sono biondi e pallidi e spesso affogano.
Poi ci sono gli atletici o fanatici. Uomini che corrono a torso nudo sulla sabbia magari con anche lo zaino altrimenti non c'e' gusto. Li vedi e sei stanca per loro. Li seguono, a velocita' ridotta, coppie di mezza eta' con il cane e gruppetti di donne adipose rigorosamente vestite con leggings neri e marsupio in vita che fanno fast walking, chiaccherando o ascoltando musica.
Sul bagnasciuga, molti si cimentano in partite a racchettoni o matkot, cercando di evitare di colpire con la palla i tamarri sdraiati come foche a prendere il sole.
Rari, anzi rarissimi, gli ortodossi che se anche vengono in spiaggia, fanno il bagno rigorosamente vestiti e, forse, meglio cosi.
E poi, ancora piu' rare, ci sono le shikse (non ebree)  sposate ad un israeliano, che mollano il figlio ai nonni la mattina facendo finta di andare a correre per poi, invece, fermarsi in riva al mare a cazzeggiare...

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