Il fidanzamento di Polli


A mezzogiorno di ieri, il trio Wallach faceva il suo ingresso nello stanzone dove tutto era ormai pronto per dare il via ai festeggiamenti per il fidanzamento ufficiale di Polli.
Una puntualità, la nostra, strabiliante visto che avevamo lasciato casa con la netta sensazione, la mia, di aver dimenticato qualcosa. E quel qualcosa erano proprio i pannolini. Poi non si trovava più la busta, rigorosamente rossa, dove avevamo infilato il nostro obolo ai futuri sposi, come è tradizione qui e in Israele. Corse avanti e indietro, sotto la pioggia, a recuperare le cose mancanti, barcollando sui tacchi, i miei, e tra gli sguardi ilari dei portieri.
Poco importa. All'ora indicata sull'invito noi c'eravamo. Lo stanzone si trovava al secondo piano di un albergo sul lungomare di Keelung, cittadina a una mezzora di macchina da Taipei, che, diciamo, non è Nizza. Anzi proprio non è. Un disastro. Sarà stata anche la pioggia, i nuvoloni ma dubito che con il sole sia meglio.
Appena seduti al nostro tavolo, insieme ad altri colleghi di lavoro di Iduzzo, è partita una musica assordante, le luci si sono abbassate ancora di più e, in fondo alla sala, sul palco, uno schermo gigante ha iniziato a proiettare le foto di Polli e JK. La coppia ha fatto il suo ingresso. Lei era bellissima. Lui meno. Lei aveva un abito bianco molto carino e semplice. Insieme hanno percorso la sala e, fra gli applausi, sono saliti sul palco.

E sono iniziate le sorprese, anche per noi. Qualcuno ha fatto cenno a Iduzzo che doveva raggiungere la coppia e fare un discorso, cosa che Iduzzo sapeva ma non aveva capito i tempi. Addirittura il primo a parlare, anticipando la famiglia ? Mi ha guardato nel panico, tipo interrogazione a sorpresa al liceo. Mi porto Matteo ! Ottima idea, gli ho detto, ma non credo che sarà di molte parole. Morale, sale sul palco e farfuglia qualcosa in inglese con battutine che, secondo me, nessuno afferra.
Per rimediare a questa performance un po' sottotono, la sottoscritta, complice qualche bicchiere di vino, raggiungerà lo stesso palco, un'oretta dopo, per fare un discorso meno imbastito e più diretto, sconvolgendo la scaletta degli interventi e facendo commuovere la povera Polli. Ma che cosa abbia detto esattamente non me lo ricordo perchè ero, effettivamente, un po' ciuca. Iduzzo, però, si è congratulato. Ma era ciuco anche lui.

L'evento è proseguito con nuovi discorsi incomprensibili, musiche e neon alle pareti che proiettavano dei grandi I LOVEYOU colorati. In mezzo ad ogni tavolo, tanti piatti con cose più o meno facili da identificare. E' facile infatti scambiare carne con pesce e viceversa. In sostanza si mangia poco e male. Da bere, del succo d'arancia e del Tavernello. Dovessero essere invitati ad un matrimonio italiano medio, questi vengono ricoverati in stato di shock.
Qualche errore di etichetta, soprattutto nel mio caso. Ho mangiato la zuppa con un aggeggio che serviva, in realtà, per posare le bacchette tra una portata e l'altra, scambiandolo per un cucchiaio.
Le bacchette mi creano ancora diversi problemi. Ieri ho chiesto ai miei compagni di tavolo il permesso di utilizzare le mani per affrontare un cracker tipo Ritz perchè proprio non ce la facevo.

Mingtai praticamente non si è visto. Era impegnato a fare il giro dei tavoli come gli sposi. In braccio a sconosciuti che hanno voluto farsi fotografare con lui, mi è stato restituito solo un'oretta dopo quando, stanco dal bagno di folla, è crollato addormentato nel passeggino.

Niente torta finale. Peccato. Solo dei dolcetti sospetti a cui, però, il mio stomaco ha detto no. Nessun brindisi. A un certo punto abbiamo visto tutti alzarsi e andarsene. Eravamo arrivati alla fine e anche abbastanza rapidamente. Abbiamo recuperato, sotto la sedia, una scatola con fiocco rosa contenente dei dolci, la loro bomboniera e, per ultimi, ci siamo diretti verso l'uscita. Fuori, Polli, in abito rosso, secondo cambio durante l'evento, salutava gli ospiti in partenza, distribuendo altri dolcetti.
And your husband, le ho chiesto, where is he ? He left. He must leave without saying goodbye. This is the tradition !  Certo che hanno delle tradizioni veramente strane. Comunque lei sembrava proprio felice ed ero veramente contenta per lei perchè è una ragazza molto dolce e carina.
Forse per mezza giornata è riuscita a dimenticarsi che, alla fine di questo tour de force di cerimonie, cambi d'abito, fotografie in posa, andrà a vivere, sì, con l'uomo della sua vita ma anche con la mamma di lui a cui farà il bucato e preparerà da mangiare. Forse a lei questa cosa non crea più di tanti problemi perchè this is the tradition e, come molte cose qui a Taiwan, sarà accettata serenamente con un sorriso, il suo. Buona fortuna !

Commenti

  1. Potrei avere una fotina dei neon colorati che proiettano I LOVE YOU????
    Ci terrei particolarmente...
    vi abbraccio
    Giulietta

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