Lunedì mattina
Bene, ottimo inizio di settimana. Al rientro dall'asilo, ho avuto, per la seconda volta in un anno, un incontro ravvicinato con il pilastro del garage. Non c'è chimica fra noi.
Un'ammaccattura più lieve della precedente ma che ha ovviamente scatenato la facile ilarità di Iduzzo : è così difficile evitare una cosa che sta ferma ? dovresti cambiare gli occhiali oppure guidare con ... e altre amenità del genere tipiche degli uomini quando finalmente possono avvalorare quella teoria scontatissima per cui le donne al volante sono delle incapaci.
Gli ho fatto presente che se considera quante volte io sono alla guida per scarrozzare il nano o anche solo la sottoscritta, i miei due scontri con il pilastro sono degli episodi marginali. Del resto non è lui che mi ripete sempre che considerando il numero dei voli quotidiani nel mondo, il tasso di incidenti aerei è molto basso ?
In più i miei non coinvolgono vittime.
Ad ogni modo, oggi vorrei rivolgermi a coloro che lamentano il ritardo con cui sto aggiornando ultimamente il blogghetto. Avete ragione ma, sinceramente, preferisco lasciarvi delusi più che annoiati, raccontandovi la routine di giornate davvero simili.
Per esempio, stamattina, risveglio indotto alle 7.00 dopo notte trascorsa a russare sul divano (le gioie della gravidanza), colazione con due kiwi, tè e biscotti di fianco a Ming intento a spalmarsi la marmellata sulla faccia.
E poi vestizione di Ming e vestizione della sottoscritta con i soliti due o tre indumenti in grado di contenere la panza strabordante, preparazione dello zaino con tutto il guardaroba che mi verrà poi riconsegnato bagnato di pipì e, finalmente, in auto.
Dieci minuti scarsi di guida ed eccoci davanti all'asilo che, il lunedì mattina, è una valle di lacrime. Tutti con i classici Monday blues. Bambini, ma anche genitori. Ho incontrato Jenny una delle mamme vip, ben tre figli in tre classi diverse, autista e nanny indonesiana fissa. Non lavora e la incontro sempre quando passo di mattina all'American Club. La trovo sempre in compagnia dell'aitante istruttore di fitness, almeno ventanni e venti chili in meno del marito. Secondo me gatta ci cova. Bene, stamattina deve averla lasciata perchè aveva una faccia distrutta. Oppure il marito ha scoperto l'inciucio.
Del resto, se anche il capo della Cia viene sgamato ...
A proposito di spionaggio, stamattina ho scoperto di non essere stata informata di un nuovo "eccitante" incontro per le famose PTA (parent/teacher/activities). Oh Anna vely solly we folgot to send you notice in english ... Folgot, una cippa. Sono italiana e scafata. Lo so benissimo che la mia presenza è assolutamente irrilevante. Del resto, no worries, sono io che vi ringrazio di risparmiarmi altre ore di sofferenza nel sentirvi cicalecciare in cinese su come organizzare la festa di Thanks Giving per poi guardarmi e chiedermi : Anna do you know when is that ? No, sorry. You know, it's an American celebration. Gnurant !!
A questo pensavo proprio quando ho scelto un raggio di curvatura troppo stretto e mi sono ritrovata con il pilastro in macchina.
Sono stata punita, è ovvio, da qualche divinità locale.
Il proseguimento e la fine di questa giornata posso già anticiparveli. Alle ore 13.15 scenderò in garage e, con molta attenzione, farò retromarcia per poi dirigermi verso l'asilo a recuperare Ming. Seduta sulla panca al pian terreno, sarò, come sempre, non salutata dalla mamma di Edward, l'unico compagno caucasico di Matteo, che o mi odia per delle ragioni a me sconosciute oppure è proprio str...za. Opto per la seconda ipotesi e, un giorno, glielo chiederò giusto per togliermi il dubbio.
Recuperato Ming, tornerò a casa dove lo disinfetterò e lo metterò a letto per la nanna pomeridiana, prevista fino alle 16.30.
Alle 14.00 arriva Aime, la nostra nuova filippina puffetta, che adesso per dimostrarci il suo affetto, ci porta dei dolci filippini fatti da lei assolutamente immangiabili. Tuttavia, io ne butto giù sempre un cucchiaio per darle soddisfazione e poi mi disfo del resto quando se ne va. Grave errore perchè la incoraggio a prepararmene dei nuovi, ma pazienza.
Il sonno pomeridiano di Ming mi dà occasione di uscire per qualche appuntamento, per un veloce ed efficace giro di shopping o per il mio corso di yoga che affronto con sempre meno energia.
L'abbattimento psicologico poi si scatena quando mi trovo girata verso la parete di specchi e mi vedo. Un elefante è più leggiadro.
Quando rientro a casa, spesso Ming dorme ancora. Non so cosa gli facciano all'asilo ma è stravolto. Al suo risveglio, scatta la merenda e poi attività diverse in ambito domestico. Ormai qui fa buio presto ed io, ultimamente, non ho molte energie per inseguirlo su e giù per gli scivoli. Preferisco dedicarmi ai Lego dove sfogo le mie frustrazioni da architetto in stand-by.
A volte sono talmente presa dalla costruzione di qualche nuova struttura che non permetto a Ming di avvicinarsi : No, Matteo, dai non toccare altrimenti rovini tutto.
Sono molto più permissiva in cucina dove, verso le 18.30, Ming si installa con il suo sgabello ed uno strofinaccio al collo : Mamma cucina ! ossia : Mamma, muovi quel sedere e vieni ad imbastire qualcosa per cena.
Fra le sue attività preferite quella di battere la carne, di spalmare il pomodoro sulla "pissa" e di lavarsi le mani per ore nel lavandino.
Verso le 19.15, la luce alla fine del tunnel : il messaggio di Iduzzo "sto tornando" !! Doccia e impigiamazione del nano sono di sua pertinenza. Io lo nutro (il nano) e poi, il momento più bello della giornata : la nanna ! e non solo la sua.
Al massimo un'oretta più tardi, anche la sottoscritta cede a Morfeo, di solito sul divano tentando disperatamente di seguire un film di cui non vedrà mai la fine.
E su quel divano, spesso, la sottoscritta rimane fino all'alba visto che a Iduzzo è stato severamente proibito di svegliarmi per raggiungere la camera da letto. Il sonno da divano è, infatti, uno dei migliori.
E quindi non è raro che mi risvegli verso le tre del mattino, nel buio più assoluto, ancora vestita e con il grembiule. Vicino, però, ci sono i miei cuscini che Iduzzo sistema con discrezione prima di andare a letto. Non ho ancora capito se si tratti di un gesto di premura o piuttosto di una mossa strategica per far sì che io decida di rimanere lì, evitando di andare a russargli di fianco nel letto.
Alle sette del mattino, nuovo risveglio indotto. Colazione con due kiwi, tè e biscotti ... continuo ?!!!
Un'ammaccattura più lieve della precedente ma che ha ovviamente scatenato la facile ilarità di Iduzzo : è così difficile evitare una cosa che sta ferma ? dovresti cambiare gli occhiali oppure guidare con ... e altre amenità del genere tipiche degli uomini quando finalmente possono avvalorare quella teoria scontatissima per cui le donne al volante sono delle incapaci.
Gli ho fatto presente che se considera quante volte io sono alla guida per scarrozzare il nano o anche solo la sottoscritta, i miei due scontri con il pilastro sono degli episodi marginali. Del resto non è lui che mi ripete sempre che considerando il numero dei voli quotidiani nel mondo, il tasso di incidenti aerei è molto basso ?
In più i miei non coinvolgono vittime.
Ad ogni modo, oggi vorrei rivolgermi a coloro che lamentano il ritardo con cui sto aggiornando ultimamente il blogghetto. Avete ragione ma, sinceramente, preferisco lasciarvi delusi più che annoiati, raccontandovi la routine di giornate davvero simili.
Per esempio, stamattina, risveglio indotto alle 7.00 dopo notte trascorsa a russare sul divano (le gioie della gravidanza), colazione con due kiwi, tè e biscotti di fianco a Ming intento a spalmarsi la marmellata sulla faccia.
E poi vestizione di Ming e vestizione della sottoscritta con i soliti due o tre indumenti in grado di contenere la panza strabordante, preparazione dello zaino con tutto il guardaroba che mi verrà poi riconsegnato bagnato di pipì e, finalmente, in auto.
Dieci minuti scarsi di guida ed eccoci davanti all'asilo che, il lunedì mattina, è una valle di lacrime. Tutti con i classici Monday blues. Bambini, ma anche genitori. Ho incontrato Jenny una delle mamme vip, ben tre figli in tre classi diverse, autista e nanny indonesiana fissa. Non lavora e la incontro sempre quando passo di mattina all'American Club. La trovo sempre in compagnia dell'aitante istruttore di fitness, almeno ventanni e venti chili in meno del marito. Secondo me gatta ci cova. Bene, stamattina deve averla lasciata perchè aveva una faccia distrutta. Oppure il marito ha scoperto l'inciucio.
Del resto, se anche il capo della Cia viene sgamato ...
A proposito di spionaggio, stamattina ho scoperto di non essere stata informata di un nuovo "eccitante" incontro per le famose PTA (parent/teacher/activities). Oh Anna vely solly we folgot to send you notice in english ... Folgot, una cippa. Sono italiana e scafata. Lo so benissimo che la mia presenza è assolutamente irrilevante. Del resto, no worries, sono io che vi ringrazio di risparmiarmi altre ore di sofferenza nel sentirvi cicalecciare in cinese su come organizzare la festa di Thanks Giving per poi guardarmi e chiedermi : Anna do you know when is that ? No, sorry. You know, it's an American celebration. Gnurant !!
A questo pensavo proprio quando ho scelto un raggio di curvatura troppo stretto e mi sono ritrovata con il pilastro in macchina.
Sono stata punita, è ovvio, da qualche divinità locale.
Il proseguimento e la fine di questa giornata posso già anticiparveli. Alle ore 13.15 scenderò in garage e, con molta attenzione, farò retromarcia per poi dirigermi verso l'asilo a recuperare Ming. Seduta sulla panca al pian terreno, sarò, come sempre, non salutata dalla mamma di Edward, l'unico compagno caucasico di Matteo, che o mi odia per delle ragioni a me sconosciute oppure è proprio str...za. Opto per la seconda ipotesi e, un giorno, glielo chiederò giusto per togliermi il dubbio.
Recuperato Ming, tornerò a casa dove lo disinfetterò e lo metterò a letto per la nanna pomeridiana, prevista fino alle 16.30.
Alle 14.00 arriva Aime, la nostra nuova filippina puffetta, che adesso per dimostrarci il suo affetto, ci porta dei dolci filippini fatti da lei assolutamente immangiabili. Tuttavia, io ne butto giù sempre un cucchiaio per darle soddisfazione e poi mi disfo del resto quando se ne va. Grave errore perchè la incoraggio a prepararmene dei nuovi, ma pazienza.
Il sonno pomeridiano di Ming mi dà occasione di uscire per qualche appuntamento, per un veloce ed efficace giro di shopping o per il mio corso di yoga che affronto con sempre meno energia.
L'abbattimento psicologico poi si scatena quando mi trovo girata verso la parete di specchi e mi vedo. Un elefante è più leggiadro.
Quando rientro a casa, spesso Ming dorme ancora. Non so cosa gli facciano all'asilo ma è stravolto. Al suo risveglio, scatta la merenda e poi attività diverse in ambito domestico. Ormai qui fa buio presto ed io, ultimamente, non ho molte energie per inseguirlo su e giù per gli scivoli. Preferisco dedicarmi ai Lego dove sfogo le mie frustrazioni da architetto in stand-by.
A volte sono talmente presa dalla costruzione di qualche nuova struttura che non permetto a Ming di avvicinarsi : No, Matteo, dai non toccare altrimenti rovini tutto.
Sono molto più permissiva in cucina dove, verso le 18.30, Ming si installa con il suo sgabello ed uno strofinaccio al collo : Mamma cucina ! ossia : Mamma, muovi quel sedere e vieni ad imbastire qualcosa per cena.
Fra le sue attività preferite quella di battere la carne, di spalmare il pomodoro sulla "pissa" e di lavarsi le mani per ore nel lavandino.
Verso le 19.15, la luce alla fine del tunnel : il messaggio di Iduzzo "sto tornando" !! Doccia e impigiamazione del nano sono di sua pertinenza. Io lo nutro (il nano) e poi, il momento più bello della giornata : la nanna ! e non solo la sua.
Al massimo un'oretta più tardi, anche la sottoscritta cede a Morfeo, di solito sul divano tentando disperatamente di seguire un film di cui non vedrà mai la fine.
E su quel divano, spesso, la sottoscritta rimane fino all'alba visto che a Iduzzo è stato severamente proibito di svegliarmi per raggiungere la camera da letto. Il sonno da divano è, infatti, uno dei migliori.
E quindi non è raro che mi risvegli verso le tre del mattino, nel buio più assoluto, ancora vestita e con il grembiule. Vicino, però, ci sono i miei cuscini che Iduzzo sistema con discrezione prima di andare a letto. Non ho ancora capito se si tratti di un gesto di premura o piuttosto di una mossa strategica per far sì che io decida di rimanere lì, evitando di andare a russargli di fianco nel letto.
Alle sette del mattino, nuovo risveglio indotto. Colazione con due kiwi, tè e biscotti ... continuo ?!!!
Annarella il tuo blog è sempre eccellente!Mi fa sempre ridere
RispondiEliminaSulla questione Anna e la automobili io avrei qualcosa da dire ma taccio.
RispondiEliminaNon ce la faccio proprio a fare ironia sulla croce rossa.
;-)
C.
Ha parlato (anzi scritto) Fernando Alonso ... :-)
EliminaIn effetti, caro C., dovresti vedere la velocità e la nonchalance con cui la suddetta affronta la discesa nei box per poi atterrare dietro al pilastro....Ero ammirata! poi ho preso in mano la macchina io per accompagnare il nanetto all'asilo e, considerando che il nanetto era mio nipote e la macchina non mia, ho usato uno stile meno disinvolto. Il pilastro mi è ancora grato!
EliminaNoto con piacere che l'episodio del pilastro sta diventando un popolarissimo argomento di discussione. E pensare che io mi sforzo di raccontarvi di cose un pochino più interessanti. Ma evidentemente nulla può essere più succoso che farsi delle belle risate alle mie spalle. L'ilarità, poi, viene proprio da due autisti doc !! Perché sono buona ma se apro i vostri file, ci sarebbe materiale per un enciclopedia più che per un post.
EliminaNon capisco davvero di cosa tu stia parlando.
EliminaTuttavia trovo che la tua sia un'ottima idea. Concentriamoci su altro.
(Ho una bellissima lampada da tavolo seminuova, te l'ho detto?)
C,