Diversivo
Quando non impegnata a tirare giù pilastri con la macchina o a convincere Ming a sedersi sul vasino, mi ritaglio ancora dei momenti diversamente "culturali".
Quella che si è appena conclusa è stata una settimana all'insegna dell'arte e del design, grazie soprattutto all'incontro e allo scambio con persone che condividono con me questi interessi.
E' iniziato tutto con la visita ad Art Taipei, fiera d'arte contemporanea che, confesso, mi ha sorpreso per il numero e la provenienza di gallerie da tutta l'Asia e non solo. Ce n'erano un paio da New York e poi Berlino, Vienna e persino Atene. Lo scopo ? Vendere, vendere, vendere e pare che a Taiwan non manchino collezionisti facoltosi.
Tante le cose da vedere, alcune raccapriccianti, altre incomprensibili, un paio davvero belle e poetiche, come le immagini di Hiroshi Sugimoto, famoso fotografo ed artista (l'avrete capito) giapponese.
La settimana è proseguita ospitando, per qualche giorno e, grazie ad Andrea, le bellissime foto di Daniele Dainelli, fotografo italiano, che ha ritratto, nella sua Domestic Archeology, interni di case sperdute nella campagna cinese dove il tempo sembra essere sospeso.
E si è conclusa con Never sorry, il documentario su Ai Weiwei, noto artista e dissidente cinese (un po' sovrappeso), realizzato da una giornalista americana. Lo consiglio perché è fatto bene, non è per nulla noioso e traccia un profilo molto interessante non solo del personaggio Ai Weiwei, ma anche del clima che si respira in Cina e delle sue contraddizioni.
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