Effetto sorpresa

Una confezione di zucchine, dei limoni, un vasetto di ricotta e degli gnocchi. Che c'è di strano ? vi chiederete voi che siete abituati all'Esselunga o al Pam. Ma qui siamo a Taipei e questi prodotti sono delle rarità. E' da quasi due anni che cercavo un pacco di zucchine che costasse meno di una bottiglia di champagne e l'ho trovato da Carrefour Tienmu, nel banco "imported vegetables". Certo, si tratta di prodotti firmati Carrefour ma mi basta questo per essere grata ai francesi di esistere e di avere aperto una catena internazionale di supermercati.

Mi rimane la curiosità di sapere perchè, nonostante una presenza capillare di punti vendita a Taipei, zucchine e ricotta si trovino solo nel Carrefour di Tienmu che dista da casa mia una quindicina di chilometri. Pazienza, la spesa vale questi venti minuti in macchina che mi schiaccio ogni settimana.
E mentre guido, mi chiedo se vivere qui mi abbia fatto riscoprire il piacere delle piccole cose oppure se, la mia, sia solo, in fondo, disperazione.

Tuttavia, l'effetto sorpresa derivante da un oggetto inatteso o da una situazione insolita non è mai stato così frequente come da quando sono sbarcata in questo posto.
Una decina di giorni fa, Iduzzo ed io siamo stati protagonisti di una scena che, altrove, avrebbe avuto del surreale.

Domenica, in coda alla cassa del ristorante di Ikea.
Arrivato il nostro turno, Iduzzo fa per allungare la carta di credito quando la cassiera mascherinamunita ci dice che no, niente carta di credito solo cash. Ma noi avevamo zero cash e quindi come fare ? Mentre chiamo all'adunata i miei neuroni per impostare in cinese una frase che suoni più o meno così : scusi c'è un bancomat nei paraggi ? la cassiera convoca quello che, credo, fosse il manager, un ragazzone alto con gli occhiali.
Il tipo ci guarda e ci spiega con molto garbo che, la domenica, il ristorante Ikea non accetta carte di credito. Si scusa della cosa e ci dice : I undelstand youl ploblem. That's why today I'm happy to give it to you fol flee ! e se ne va.
Fol flee ?? Iduzzo ed io ci guardiamo increduli poi mi rivolgo alla cassiera che ci fa cenno, sempre con estrema delicatezza, di levarci di torno e di accomodarci.

Vi immaginate la stessa scena in Italia ma anche in Israele e credo forse ovunque ?
No, oggi niente contanti solo carta. Non è colpa mia, sono decisioni dall'alto. Non so cosa dirle. No, non so dove sia un bancomat e, comunque, la domenica non funziona.
Se solo il manager di turno avesse osato concederci il pranzo gratis, si sarebbe levata un'onda di protesta con lancio di forchette di tutti gli altri clienti : e vabbuò allora anche noi non abbiamo una lira in tasca.
Qui no. Nessuno ha battuto ciglio. Sicuramente in nostro favore ha giocato il solito fattore "stranieri in città" percui meglio risolvere la questione velocemente piuttosto che impegolarsi in discussioni in anglocinese che, spesso, hanno forti analogie con I quesiti della Susy o Le parole del Corvo sulla Settimana Enigmistica. Ci siamo comunque imbattuti in un manager con un quoziente intellettivo superiore alla media e doti di decision making davvero sorprendenti. Chapeau !