Contrordine




La mia ginecologa, la dott.ssa "Boh" Ling (nel senso che non mi ricordo mai il suo nome) ha commentato, mentre mi passava la solita "bocchetta d'aspirapolvere" sulla pancia : Uhm, it looks like a boy ...
Ok, ho abbozzato, cercando di mantenere la calma, so 50% chances it' s a boy ...
I would say 70% ! Game, set e match per la dott.ssa Ling.
Bene. Altro che Adalgisa. Un Adalgiso o Adalgisao perché io ancora confido in quel 30% e attendo, fra un mese, la conferma ufficiale. 

"Boh" Ling è un donnino massiccio, dal corpo cilindrico e la testa piccolina e tonda con un caschetto di capelli ovviamente ... lisci e neri.
Parla con un fortissimo american accent, talvolta incomprensibile, ma soprattutto, e questa è una delle ragioni per cui la stimo, ha uno spiccato senso dell'umorismo : So you must be the responsible for all this ha detto a Iduzzo che mi ha accompagnato, con Ming, all'ultima ecografia.
Insomma vale la pena farsi una gravidanza solo per incontrarla una volta al mese e farsi due ghignate.
Ogni tanto mi racconta della sua famiglia, dei suoi tre bimbi (l'ultima, una bimba, è stata un po' una sorpresa ... Ma come ? Succede anche a voi, esperti della materia ?) e di suo marito, medico, che l'ha riportata a Taiwan dagli States dove aveva studiato e lavorava. L'amore.

Purtroppo la visita dura sempre troppo poco, causa troppa efficienza. Martedì avrei dovuto fare tutti i controlli della 12 settimana, eco, traslucenza nucale, esami del sangue e chi più ne ha più ne metta. Ci metterò almeno due ore, ho detto a Iduzzo che si era preso la mattinata libera, memore di quanto succedeva a Milano quando, per un solo controllo in Diagnosi Prenatale, partiva un pomeriggio.
Ho finito tutto in 40 minuti. Le salette per le ecografie sono tutte dotate di grandi schermi al plasma, montati ai piedi del lettino per cui mentre ti passano "la bocchetta dell'aspirapolvere" puoi vedere comodamente cosa succede senza farti venire il torcicollo per seguire sullo schermo più piccolo del computer su cui lavora il dottore. 
In Mangiagalli, ma forse ora le cose sono cambiate, mi ricordo che il mio ginecologo mi diceva sempre : Venga giovedì che dovrei avere la stanzetta con il computer "buono" ... Non ho mai capito come potessero essere quelli non "buoni". Forse, al posto dei monitor c'erano delle lavagne. Mistero.
Qui, stranamente, tutti i computer sono buoni, almeno fino a quando arriva Ming che, in un nostro momento di distrazione, li spegne ...

Finita l'ecografia, sono tornata nello studio della ginecologa dove, sul computer, erano già disponibili tutte le immagini ed il report pronto da stampare. Dopo due minuti sono scesa nel laboratorio analisi del sangue dove un'infermiera mi aspettava con laccio emostatico ed aghi in mano. Tre minuti e sono tornata dalla ginecologa che mi ha congedato con un simpatico "Asta a l'huego", omaggiandomi di un libretto (nella foto), tutto in cinese, che pare sia un diario della gravidanza dove registrare i risultati delle ecografie mensili e avere informazioni più generali sulla gestazione. A settembre, sarà disponibile anche in inglese. Evviva. 
E così, a chi mi chiede : ma non torni in Italia a partorire ? No grazie. Va benissimo qui.

Commenti

  1. e chi l'avrebbe mai creduto che a Milano gli ospedali fossero un disastro del genere...insomma Taipei è un po' una Ginevra asiatica ;-)
    e poi sai come sarà fiero Gennarino quando potrà dire agli amichetti: io sono nato a Taipei! e ovviamente loro non sapranno dov'è Taipei, ma che importa ;-) non vedo l'ora di vederti. Bacioni

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  2. ciao, sto leggendo il tuo blog, in particolare questo articolo che hai scritto, e avrei tanto piacere di scambiare due chiacchiere con te su questo argomento....come possiamo fare? puoi darmi la tua mail?

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    1. Ciao, finalmente ho trovato il tuo messaggio. Certo che possiamo sentirci. Scrivimi a : a.calini@gmail.com !
      A presto !

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