The dragon boat festival

Non posso fare a meno di dedicare due righe al Dragon Boat Festival, il terzo evento più importante a Taiwan, dopo il Lunar New Year ed il Moon Festival e che, per questo motivo, ha regalato ad Iduzzo un giorno di ferie in più.
In sostanza, trattasi di una regata di barche con la prua a forma di testa di drago che si tiene lungo uno dei fiumi più importanti della città. Alla manifestazione partecipano squadre di vogatori provenienti da ogni dove nel mondo. Non ho mai visto tanti biondi con gli occhi azzurri come ieri, quando anche noi siamo andati a curiosare sul lungo fiume.
Per i taiwanesi questo festival coincide con l'inizio dell'estate e direi che ce ne siamo accorti, dati i 40 gradi di ieri che ci hanno sciolto come meduse al sole.

Tuttavia, questa volta, ho studiato e mi sembra valga la pena, per una volta, raccontare il perchè di questa manifestazione.
Pare che si commemori (e qui mi avvalgo di un libro utilissimo Taiwan A to Z scritto da Amy la nostra mediatrice culturale) la morte di un poeta che si chiama Qu Yuan (343 - 290 a.C.) fedele consigliere di Chu, un governatore cinese. A un certo punto i due non si sono più piaciuti e Qu Yuan è partito in esilio, continuando, comunque, a dedicare poemi e scritti all'amore per la propria patria. Un po' come me insomma ...
Alla notizia della sua sostituzione come consigliere di Chu, devastato, si butta nel fiume e affoga.
I pescatori e gli abitanti del villaggio dov'era esiliato, saltano sulle loro barche e vanno a cercarlo. Presto si rendono conto che è inutile, ma per evitare che i pesci mangino il corpo di Qu Yuan, cercano di allontanarli suonando tamburi e gettando in acqua zongzi, dei triangoli di riso spappolato avvolto i foglie di bambù.

Da allora, il rituale della regata celebra proprio lo sforzo di questa gente per tentare di salvare Qu Yuan e, durante la manifestazione, si mangiano ovviamente gli zongi che, probabilmente, persino i pesci avevano lasciato da parte. Sulle barche, i vogatori remano ritmati dal tipo addetto al tamburo e vince chi, per primo, riesce a staccare la bandierina posta al traguardo.
Come in ogni regata ci sono diverse gare prima della finale. Noi abbiamo resistito un'oretta poi, dato il caldo, il caos ed il rumore, siamo fuggiti. Tuttavia, c'era una bella atmosfera e come sempre, l'organizzazione era ottima. Bravi !

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