Desperate breakfast
Ieri mattina, ho deciso di fare la desperate housewife e sono andata a fare colazione all'American Club, anzi all'American Club in China, o ACC, per essere precisi.
Mi sono concessa una spremuta di arancia ed un croissant con marmellata, nel ristorante attiguo ai campi da tennis dove si teneva il torneo quotidiano di carampane americane sovrappeso, abbigliate alla Venus Williams, con minigonne bianche e top fosforescenti attillati.
Eppure, si tratta di signore che credo zompettino sui campi ogni giorno, visto che le rivedo ogni volta che sono all'ACC.
Possibile che lo sforzo non paghi in termini di linea ? Poi ho capito. Finite le partite, si siedono tutte insieme a fare una lauta colazione a base di toast imburrati, eggs and bacon che, temo, non sia mai stata la dieta di Steffi Graf o della Navratilova.
Mentre buttano giù uova e spremuta, si scambiano pareri sul colore delle tende nuove, sul ristorante dove sono state il fine settimana precedente oppure sui viaggi : we are going to Mexico next week. Awesome, are you flying there ? (No, ci andiamo a piedi. ndr). Guess so.
Ascoltandole, mi sono chiesta se, un giorno su quei campi, ma non a Taipei, ci sarò anch'io a parlare a vanvera con un top fosforescente attillato.
Per il momento, ancora così desperate non lo sono, anche perchè il tempo d'infilarmi gonnella e scarpe da tennis proprio non ce l'ho. Purtroppo.
Quando sono andata a recuperare la macchina nel parcheggio, ho trovato un avviso in cinese sul parabrezza (nell'immagine). Qual'è il punto di andare all'ACC, enclave anglofona per eccellenza, se, anche qui, devi farti decodificare la corrispondenza ? Mi sono rivolta a due aitanti giovanotti taiwanesi per una rapida traduzione : You palked the cal in the wlong side. It is not allowed. Americans ... Voglio l'Italian Club !
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