Cena con fantasma

La prima a togliermi l'amicizia, dopo la cena di giovedì sera, è stata Gloria, la mia insegnante di cinese, che ieri ha annullato la nostra lezione settimanale. Spero non sia per problemi di digestione. Pare si tratti solo di un impedimento improvviso.
Speriamo.

A me Gloria è molto simpatica. E' la persona più cool e rilassata che conosca. Quando le ho proposto dei nuovi potenziali studenti, ha gentilmente rifiutato spiegandomi che non voleva sovraccaricarsi di lavoro. Poi ho scoperto che, alla fine, insegna cinese solo a due persone : a me e a Iduzzo.
Capisco che, trattandosi di casi disperati, lo sforzo che fa, quando ci vede per due ore alla settimana, la stremi a tal punto che preferisca dedicarsi ad altro piuttosto che a nuovi caucasici negati.
Peccato perchè è un'ottima insegnante che non segue pedissequamente il libro, risparmiandomi inutili unità del tipo, Dal meccanico oppure In Università, quando si rende perfettamente conto che non sono situazioni tipiche del mio quotidiano.
Spesso, per speziare un po' la lezione, mi dice We have a joke e parte a raccontarmi dei giochi di parole, in cinese, che io non afferro mai, un po', forse perchè la traduzione in inglese nuoce allo humour e un po', perché, forse, non sono così divertenti.

Ma quello che adoro in lei sono le spiegazioni assurde quando mi trovo davanti all'ennesima eccezione della regola.
Esempio : Ta men jia-de xiyiji zai keting lì (In casa loro la lavatrice è in soggiorno). Le ho chiesto perchè  si usa "lì" invece di "limien", che vuol dire "dentro", come mi ha insegnato.
Actually we say "lì" because we are lazy so it's quicker than saying "limien" ! E già, c'è un riparmio netto di almeno mezzora.
Vi odio.

A fine lezione, quando chiedo a Gloria i programmi per il resto della giornata. I'm having lunch with some fliends and then going to the gym. Busy day. Speriamo che non si stressi troppo.
E' comunque un piacere vederla sempre sorridente e di buon umore, quindi se è il risultato di questo frenetico ritmo di vita, ben venga.

Comunque, più avanzo con le lezioni, più il cinese mi affascina, anche se mi rendo perfettamente conto che è fuori portata per il mio cervello ormai atrofizzato.
E' una lingua estremamente sintetica. Una frase di quindici righe in italiano, si riduce a cinque in inglese e ad una in cinese. Pochi ideogrammi sono sufficienti a rendere l'idea e a descrivere una situazione. E' fantastico ma anche tremendamente difficile per chi, come la sottoscritta, si ostina a tradurre dall'italiano o dall'inglese. Grave errore.

Giovedì sera, a cena, ho provato a fare un po' di listening quando le mie tre commensali taiwanesi scivolavano in un rapido scambio di battute in cinese. Peccato che ci sia stato più listening che understanding.
Quando, poi, a fine serata, mi è stata raccontata la storia del fantasma in albergo, ho temuto di non seguirle più nemmeno in inglese.
Pare che in un grande hotel di Taipei, dove tra l'altro ha soggiornato Iduzzo per diversi mesi prima che lo raggiungessimo, si aggiri un fantasma e che, per questa ragione, nell'atrio siano appesi dei grossi quadri gialli per esorcizzarne la presenza.
Ma la cosa ancora più divertente è che, con estrema serietà, mi hanno anche detto che un nuovo collega di Iduzzo di provenienza europea (Sarò discreta : viene da quel paese dove un nano ha sposato una modella), alloggiato presso il medesimo albergo, messo al corrente della storia del fantasma, abbia chiesto di essere trasferito altrove.
Ho soffocato una risata fragorosa quando ho capito che anche loro, forse, avrebbero fatto la stessa cosa : You know, it's nolmal to feel uncomfoltable if u know thele is a ghost. Maybe tlue, maybe not tlue but u never know.
Mi sono solo limitata a togliere da tavola tutti gli alcolici, anche se non avevano, in fondo, bevuto così tanto.

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