Nota serale
Fra meno di tre settimane, virus permettendo, torniamo nell'emisfero della forchetta a mangiare il panettone. W il Natale e chi l'ha inventato. E si, ho bisogno di staccare un pò da Tofuland.
Me ne sono accorta l'altro giorno quando al supermercato cercavamo le uova. Abbiamo fermato una signora che alla parola egg ha reagito come se le stessimo offrendo della cocaina.
E allora mentre io cercavo sul traduttore dell iPhone l'equivalente di egg in cinese, Iduzzo ha cominciato a saltellare mimando gestualità e verso della gallina per dare un indizio in più alla nostra interlocutrice.
Una scena abbastanza imbarazzante che, a parte aver richiamato l'attenzione dell'intero supermercato, non è servita a nulla.
Tra gli spettatori, però, c'era anche il marito della signora, sempre più attonita, che, con un discreto inglese, si è avvicinato e ci ha indirizzato verso le uova (in cinese : dàn).
Il secondo episodio risale a una settimana fa quando abbiamo riscontrato dei problemi con il nostro gabinetto. Nulla di grave ma l'asse era sempre caldo. Sensazione piacevole, non c'è dubbio (un po' come usare lo scaldaletto d'inverno) ma con un grosso dispendio energetico, veramente, non necessario.
Ora il nostro gabinetto è tutto automatico ( ne ho già scritto in precedenza). Sulla parete c'e una pulsantiera che regola le varie funzioni (e ce ne sono tante). Il problema è sempre il solito. I comandi sono scritti in cinese (o almeno così credevamo) e o si va a caso o si chiede aiuto. Noi, di solito, proviamo la prima opzione e solo poi, quando non solo il problema originario non è risolto ma se ne sono, in più, creati altri, lanciamo un sos.
Questa volta è toccato a Gloria. Martedì scorso, nel bel mezzo della lezione, le ho chiesto : Gloria i need your help. We have a problem with the toilet. The seat is always warm ...
Avessi fatto una cosa simile in Italia, l'insegnante di turno mi avrebbe sputato, ma Gloria, che è mitica, sorridendo mi ha risposto : Sure no prob. I have the same toilet system but i'm afraid the control panel is written in japanese. E infatti ma, grazie al cielo, Gloria ne capisce anche di giapponese.
Ci siamo, così, schiacciate un quarto d'ora in bagno, chine sul cesso a tastare la temperatura dell'asse. Risolto il problema, si è anche offerta di spiegarmi come regolare tutte le altre funzioni. Praticamente ci possiamo quasi docciare. Amazing.
Si, ma per una decina di giorni, sono contenta di tornare laddove non ho bisogno di soccorsi continui e, dove se anche ne avessi bisogno, non gliene fregherebbe niente a nessuno. Pazza, lo so.
Me ne sono accorta l'altro giorno quando al supermercato cercavamo le uova. Abbiamo fermato una signora che alla parola egg ha reagito come se le stessimo offrendo della cocaina.
E allora mentre io cercavo sul traduttore dell iPhone l'equivalente di egg in cinese, Iduzzo ha cominciato a saltellare mimando gestualità e verso della gallina per dare un indizio in più alla nostra interlocutrice.
Una scena abbastanza imbarazzante che, a parte aver richiamato l'attenzione dell'intero supermercato, non è servita a nulla.
Tra gli spettatori, però, c'era anche il marito della signora, sempre più attonita, che, con un discreto inglese, si è avvicinato e ci ha indirizzato verso le uova (in cinese : dàn).
Il secondo episodio risale a una settimana fa quando abbiamo riscontrato dei problemi con il nostro gabinetto. Nulla di grave ma l'asse era sempre caldo. Sensazione piacevole, non c'è dubbio (un po' come usare lo scaldaletto d'inverno) ma con un grosso dispendio energetico, veramente, non necessario.
Ora il nostro gabinetto è tutto automatico ( ne ho già scritto in precedenza). Sulla parete c'e una pulsantiera che regola le varie funzioni (e ce ne sono tante). Il problema è sempre il solito. I comandi sono scritti in cinese (o almeno così credevamo) e o si va a caso o si chiede aiuto. Noi, di solito, proviamo la prima opzione e solo poi, quando non solo il problema originario non è risolto ma se ne sono, in più, creati altri, lanciamo un sos.
Questa volta è toccato a Gloria. Martedì scorso, nel bel mezzo della lezione, le ho chiesto : Gloria i need your help. We have a problem with the toilet. The seat is always warm ...
Avessi fatto una cosa simile in Italia, l'insegnante di turno mi avrebbe sputato, ma Gloria, che è mitica, sorridendo mi ha risposto : Sure no prob. I have the same toilet system but i'm afraid the control panel is written in japanese. E infatti ma, grazie al cielo, Gloria ne capisce anche di giapponese.
Ci siamo, così, schiacciate un quarto d'ora in bagno, chine sul cesso a tastare la temperatura dell'asse. Risolto il problema, si è anche offerta di spiegarmi come regolare tutte le altre funzioni. Praticamente ci possiamo quasi docciare. Amazing.
Si, ma per una decina di giorni, sono contenta di tornare laddove non ho bisogno di soccorsi continui e, dove se anche ne avessi bisogno, non gliene fregherebbe niente a nessuno. Pazza, lo so.
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