Dove viviamo





 Noi viviamo ad un tiro di schioppo dal 101 (Uanouan in inglese o Centouno in italiano), la torre più alta di Taipei e, fino all'anno scorso, la più alta del mondo (ma dai ?). Ora la più alta è quella di Dubai. Il 101 si chiama così perchè ha 101 piani e, stando ai testi, la sua architettura richiama la forma del bambù ... Mi sono resa conto di non aver per nulla presente come sia fatto il bambù perchè a me ha ricordato tante cose tranne, per l'appunto, il bambù.

Il Centouno è il simbolo della città e, grazie alla sua altezza, un valido aiuto nell'orientamento. Non solo. I taxisti, a cui altrimenti bisogna mostrare gli indirizzi scritti in cinese perchè se li pronunci ti guardano con gli occhi a mandorla sgranati, sanno sempre dov'è il Centouno e, se dici Uanouan, ti ci portano senza batter ciglio. E cosi, quelle poche volte che ho preso il taxi, mi sono fatta lasciare allo Uanouan anche se la vera destinazione si trovava ad una decina di minuti a piedi ...

Il Centouno lo vediamo dalla finestra del soggiorno e delle camere da letto e la sera, tutto illuminato, è una presenza rassicurante e piacevole.

Il quartiere dove viviamo si chiama Xin-Yi da Xin-Yi road, una strada larga quanto la Milano-Torino che passa davanti al Centouno e prosegue per diversi chilometri. Xin-Yi è il nuovo centro della città, con edifici supermoderni, viali alberati e centri commerciali chic.

Noi abitiamo una traversa di Xin-Yi road. Ma, quando usciamo, se giriamo a destra camminiamo verso la modernità e lo chic, se invece giriamo a sinistra piombiamo nella vecchia Taipei, decisamente délabrée e fatiscente ma con carattere.

Ido lavora nel Centouno, quindi spesso giro a destra, cosi mangiamo una cosa insieme e ne approfitto per guardare le vetrine o andare da Eslite, una libreria pazzesca su 4 piani. Ma a volte giro anche a sinistra quando devo andare in tintoria, al supermercato o al videonoleggio. Qui si trova infatti di tutto anche delle vecchie rimesse auto (o per lo meno cosi sembrano) dove cuociono, in grossi pentoloni, cibi inquietanti pronti per essere inpiattati e portati via dai passanti. Dei take-away insomma.

Il nostro appartamento è al quinto piano. Nel pianerottolo, da invisibili altoparlanti, sono diffuse nenie cinesi. Quando prendi l'ascensore, una voce di donna ti annuncia il piano (o così almeno ci hanno detto) e quando sei al pian terreno ci sono due portieri (in realtà quattro che si alternano sulle 24 ore) che scattano sull'attenti quando passi e si fiondano ad aprirti la porta.
Se piove, ti porgono un ombrello condominiale che restituirai al tuo ritorno. E, se quando esci non piove, ma quando torni si e tanto (mi è già successo due volte) e sei fradicia, appena ti vedono, escono dalla portineria e ti vengono incontro con un ombrello per proteggerti l'ultimo metro prima di essere al riparo. Mi sento molto Kate Middleton ...

C'è poi una persona addetta ad agevolare il traffico, peraltro inesistente, di macchine che entrano ed escono dal garage. L'uscita dà su di una stradina dove passeranno, si e no, due o tre macchine al giorno. Poco importa. Quando esci con la macchina, ti viene fatto cenno con una bacchetta luminosa di passare tranquillo tanto non c'è nessuno, come sempre.

Purtroppo, anche in questo caso, la comunicazione è scarsa. A parte S. che parla inglese e assomiglia a Kaori, gli altri tre addetti alla reception fanno ampi sorrisi ma quando si tratta di articolare delle frasi di senso compiuto in inglese, sembra di risolvere dei giochi enigmistici tipo le famose "Parole del corvo" della Settimana Enigmistica. L'ultimo proprio l'altro giorno. Torno e mi viene incontro Mister X (non ricordo il suo nome in cinese) : Halo (e mi mostra un foglietto con dei numeri) ghes numbel call kitchen, ok ? Ok, rispondo io, dont worry ! e mi infilo in ascensore cercando di risolvere l'ennesimo rebus. Ci sono arrivata solo la mattina dopo. Voleva che annotassi i numeri del contatore del gas e lo chiamassi per dirglieli. Sono forse troppo lenta io ?

Sarà ma a me manca tanto la mia Via Tolstoi. Niente ascensore a volte, ma almeno quando uscivo e rientravo mi facevo due chiacchiere con la Mari o con qualche inquilino. Mi metteva di buonumore. Qui non so neanche se ci siano degli altri inquilini a parte la nostra proprietaria che vive di fronte. Non incontro mai nessuno e se anche li incontro che ci diciamo ?
Settimana prossima inizio le lezioni di cinese. Sarà la svolta, me lo sento.


















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