Observation day
Si chiama Observation day, in realtà trattasi di una mezzora in cui i genitori sono chiamati a snasare in classe per vedere che cosa combinano i propri bambini in quelle ore felici di distacco.
Il mio Observation day è stato giovedì scorso.
Il giorno prima Oliver, la nuova maestra di Ming, mi ha dato due pagine da leggere con le regole da osservare in classe, che ho trovato molto simili a quelle riportate sulle gabbie allo zoo : Non disturbate gli animali, non date loro del cibo e non avvicinatevi troppo.
Sono quindi entrata in classe abbastanza intimorita perché ero quasi certa che, una volta avvistata, Ming mi avrebbe urlato un: Mamma vieni giocare! che io avrei dovuto ignorare mentre gentilmente accompagnata alla porta.
Invece, manco per sbaglio.
Matteo mi ha ignorato, rivolgendomi solo un timido sguardo come per dire > cosa caspita ci fai qui tu ?!!!, mentre era impegnato a rispondere alle domande di Sally, la sua insegnante di inglese.
E si, nella classe nuova, c'e' anche mezzora di inglese o meglio di American English durante la quale, a turno, cinque bimbi si siedono intorno ad un tavolo rotondo e ripetono cosa dice la maestra.
Giovedì scorso il tema della lezione erano per l'appunto gli animali. I bambini dovevano riconoscere il tipo di animale fotografato su una serie di cartoncini e dirne il nome. Ma non animali qualunque, che ne so, tipo "dog" or "cat". No animali scelti da un dottorando in zoologia e talmente particolari che io ne ignoro il nome persino in italiano.
Quello che mi ha colpito di più è stato lo "x-ray fish" un pescetto praticamente trasparente.
Matteo, what is this ?
Fffffis, it's a ffffis.
Matteo, this is not only a fish. This is a "x-ray fish" !
Si vede che il pesce rosso è passato di moda. In questa era così high-tech, anche i pesci si sono adeguati e ai bimbi s'insegna lo (o il) "x-ray" fish.
Comunque, mentre mio figlio prendeva una laurea in zoologia, io mi sono guardata un po' giro cercando di capire che cosa ci fosse di strano in quella classe. Poi ho capito : il silenzio. Sembrava di stare in una biblioteca. Tutti gli altri bimbi erano seduti tranquilli, impegnati in svariate attività, ma con la bocca chiusa. Una grande pace. Forse anche troppa ma non mi sembravano tristi. Solo molto concentrati. Forse mi sbaglio ma ho un ricordo degli asili italiani come di ambienti decisamente chiassosi.
Come sempre in media re stat virtus (mamma, sei orgogliosa ?) ma, per il momento, credo che quest'impostazione montessoriana ma anche un po' nazi sia perfetta per contenere l'esuberanza di un nanetto metà israeliano e metà italiano che, mi hanno confessato ridacchiando le maestre, parla cinese con accentone e gesticolando come un pazzo.
Se avessi invece un figlio introverso, credo che dovrei seriamente considerare di cambiargli scuola prima di trasformarlo in un serial killer o, più semplicemente, in un adulto medio asiatico.
Mentre facevo le mie riflessioni e intanto gettavo un occhio all'orologio per vedere quando menare le tolle, dall'altro lato della classe, dove Ming si trovava questa volta impegnato ad appiccicare gibolli rossi su di un pezzo di carta, si è levato un grido che ha rotto quel magico silenzio > Mamma, guarda (indicando di nuovo Sally che questa volta ce l'aveva con delle verdure) onionnnn, cipolla, mamma, cipolla grande grande!
That's my boy. Sollevata, in fondo, da questo peccato di hybris di mio figlio, ho guardato le maestre e sorridendo me ne sono andata.
Il mio Observation day è stato giovedì scorso.
Il giorno prima Oliver, la nuova maestra di Ming, mi ha dato due pagine da leggere con le regole da osservare in classe, che ho trovato molto simili a quelle riportate sulle gabbie allo zoo : Non disturbate gli animali, non date loro del cibo e non avvicinatevi troppo.
Sono quindi entrata in classe abbastanza intimorita perché ero quasi certa che, una volta avvistata, Ming mi avrebbe urlato un: Mamma vieni giocare! che io avrei dovuto ignorare mentre gentilmente accompagnata alla porta.
Invece, manco per sbaglio.
Matteo mi ha ignorato, rivolgendomi solo un timido sguardo come per dire > cosa caspita ci fai qui tu ?!!!, mentre era impegnato a rispondere alle domande di Sally, la sua insegnante di inglese.
E si, nella classe nuova, c'e' anche mezzora di inglese o meglio di American English durante la quale, a turno, cinque bimbi si siedono intorno ad un tavolo rotondo e ripetono cosa dice la maestra.
Giovedì scorso il tema della lezione erano per l'appunto gli animali. I bambini dovevano riconoscere il tipo di animale fotografato su una serie di cartoncini e dirne il nome. Ma non animali qualunque, che ne so, tipo "dog" or "cat". No animali scelti da un dottorando in zoologia e talmente particolari che io ne ignoro il nome persino in italiano.
Quello che mi ha colpito di più è stato lo "x-ray fish" un pescetto praticamente trasparente.
Matteo, what is this ?
Fffffis, it's a ffffis.
Matteo, this is not only a fish. This is a "x-ray fish" !
Si vede che il pesce rosso è passato di moda. In questa era così high-tech, anche i pesci si sono adeguati e ai bimbi s'insegna lo (o il) "x-ray" fish.
Comunque, mentre mio figlio prendeva una laurea in zoologia, io mi sono guardata un po' giro cercando di capire che cosa ci fosse di strano in quella classe. Poi ho capito : il silenzio. Sembrava di stare in una biblioteca. Tutti gli altri bimbi erano seduti tranquilli, impegnati in svariate attività, ma con la bocca chiusa. Una grande pace. Forse anche troppa ma non mi sembravano tristi. Solo molto concentrati. Forse mi sbaglio ma ho un ricordo degli asili italiani come di ambienti decisamente chiassosi.
Come sempre in media re stat virtus (mamma, sei orgogliosa ?) ma, per il momento, credo che quest'impostazione montessoriana ma anche un po' nazi sia perfetta per contenere l'esuberanza di un nanetto metà israeliano e metà italiano che, mi hanno confessato ridacchiando le maestre, parla cinese con accentone e gesticolando come un pazzo.
Se avessi invece un figlio introverso, credo che dovrei seriamente considerare di cambiargli scuola prima di trasformarlo in un serial killer o, più semplicemente, in un adulto medio asiatico.
Mentre facevo le mie riflessioni e intanto gettavo un occhio all'orologio per vedere quando menare le tolle, dall'altro lato della classe, dove Ming si trovava questa volta impegnato ad appiccicare gibolli rossi su di un pezzo di carta, si è levato un grido che ha rotto quel magico silenzio > Mamma, guarda (indicando di nuovo Sally che questa volta ce l'aveva con delle verdure) onionnnn, cipolla, mamma, cipolla grande grande!
That's my boy. Sollevata, in fondo, da questo peccato di hybris di mio figlio, ho guardato le maestre e sorridendo me ne sono andata.
Non vedo l'ora di avere un tale singolare personaggio a casa in veste di nipotino. Supererò l'esame? Potrò dire qualche cretinata? Insegnargli qualcosa di sbagliatissimo? o qualche gioco cretinetto? Comincio a preoccuparmi.
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