Playweek
È stata una settimana di playdate in casa e fuori casa.
Mi ha poi confessato che era il primo playdate di suo figlio. Matteo is the only child who approached my son. Sorpresa, perché Gab è davvero un bimbo dolce e simpatico, e orgogliosa della socievolezza, forse anche troppa, di Ming, ho quasi provato tenerezza per lei, Smirnoff, la donna calippo. Certo che se lei invita i potenziali amici del figlio e non si fa trovare, non giova alla sua popolarità.
Il secondo playdate è stato, invece, giocato in casa. Alla fine mi sono decisa a restituire gli inviti precedenti ma, attenzione, non uno alla volta bensì tutti in un colpo solo. E quindi cinque mocciosi sono approdati da me mercoledì pomeriggio. Il giorno precedente mi sono persino applicata e, nonostante i miei limiti culinari, ho prodotto una torta al cioccolato dignitosa da abbinare al del gelato alla vaniglia. Ho pensato che avrebbero apprezzato e mi sentivo molto fiera. L'ho persino spifferato a Ming : sai, la mamma ha fatto la torta con il gelato. Wow, brava te. Peccato che i nanetti siano tutti arrivati con, manco a dirlo, l'immancabile lunch box con dentro, invece, del lunch la propria merenda. Sana. Solo frutta.
A questo punto mi è parso inappropriato offrire la mia torta e, quindi, come se nulla fosse ho tagliato del melone anche a Matteo che mi ha guardato decisamente perplesso : ma mamma e il gel ... ? Più tardi, adesso mangi anche tu un po' di frutta.
Poi sono saliti tutti a giocare mentre io, sempre con un orecchio teso a captare qualunque rumore preoccupante, preparavo il caffè a madri e nanny. La più faticosa, anche se cordiale e tenera a suo modo, è Singapore che può parlare per mesi interi senza mai tirare il fiato della sua unica figlia e del promettente futuro a cui la sta preparando. Intanto la bimba, quattro anni, è venuta diverse volte da me con in mano libri ed oggetti vari : i like it, i want it, scatenando un prurito alle mani che ho controllato a fatica.
La più cool invece la nanny giamaicana dei fratelli parigini, a Montreal da quattordici anni che mi ha confessato che qui, per strada, ogni volta che alza la voce se uno dei bimbi fa una fesseria tipo non darle la mano quando si attraversa la strada o amenità varie, qualche passante si sente autorizzato ad avvicinarsi e a minacciarla di denuncia per maltrattamenti.
La più svagata, ma decisamente simpatica, la bancaria riconvertita in pittrice che, grazie al cielo, è arrivata solo con la figlia, lasciando a casa i due diabolici gemelli. Questo, mi ha detto facendomi vedere una foto, è il vetro del soggiorno che hanno rotto stamattina con un martello. Dal prurito alle mani, alla pelle d'oca. Da me non verranno mai.
A un certo punto, salita a controllare la situazione, mi sono vista venire incontro tutti i nanetti capeggiati dalla parigina, un faccino da mangiare, che mi ha bisbigliato nell'orecchio : can we have a bit of ice cream ? ... and the chocolate cake too!
Ho detto loro di seguirmi in cucina in silenzio. Li ho fatti sedere e serviti. Poi sono andata dalle madri a confessare il peccato e a chiedere perdono. Concesso.
E intanto Italia batte Francia, Svizzera e Singapore.
Quando se ne sono andati Ming mi ha detto : Mamma mi piace te ma anche se lui piace me, il prossimo playdate fra sei mesi minimo.
Per gli incontri su campo esterno, Italia batte Russia uno a zero dopo che, la settimana scorsa, Smirnoff mi ha dato buca, invitandomi nuovamente a casa sua dove però non c'era nessuno.
Mamma, ma non aprono, mi ha detto Ming fra il basito ed il deluso. Magari hai le chiavi ? No, Mat, non ho anche le chiavi di casa dei tuoi amici. Aspetta provo a chiamarli al telefono. Nessuna risposta.
Ho lasciato un messaggio e me ne sono andata. Forse era stata chiamata d'urgenza dal KGB. Per un attimo, però, ho temuto che le fosse successo davvero qualcosa. Collassata sul divano post sbornia da vodka, come mi suggeriva Giulietta, malore, avvelenamento ?
Mi sono ripromessa di far intervenire qualcuno se non l'avessi sentita entro fine pomeriggio. Poi ecco il messaggio : so siorry, so siorry. Forghiot about Matteo. It niever happened before. So siorry.
Ho cercato di rassicurarla con un dont worry, no problem at all ma niente mi ha inviato una raffica di sms di scuse da cui ho evinto un vero e profondo senso di colpa. Viery good.
Sabato le ho dato un'altra chance anche perché quando l'ho incrociata a scuola l'altro giorno, mi è saltata al collo abbracciandomi, cosa che mi ha decisamente sorpreso e anche un po' imbarazzato.
Se non altro, però, quando siamo arrivati, qualcuno ci ha aperto la porta. La nonna in visita per sei mesi da Mosca che mi ha accolto così : hello i diont speak english, i diont speak french. Only russian. Great.
Casa super spartana, con qualche mobile orribile buttato qua e là, un pappagallino in gabbia ed un mini acquario. Nessuna foto di famiglia. Esisterà un marito, un padre ? Cosa farà ? Domande rimaste senza risposta. Smirnoff mi ha accolto con un sorriso ed un'affettuosa pacca sulle spalle ma sono riuscita solo a sapere che vive qui da quattro anni, di cui uno a Toronto, e prima a Washington. Diplomatici ? KGB ? KGB.
Mi ha poi confessato che era il primo playdate di suo figlio. Matteo is the only child who approached my son. Sorpresa, perché Gab è davvero un bimbo dolce e simpatico, e orgogliosa della socievolezza, forse anche troppa, di Ming, ho quasi provato tenerezza per lei, Smirnoff, la donna calippo. Certo che se lei invita i potenziali amici del figlio e non si fa trovare, non giova alla sua popolarità.
Il secondo playdate è stato, invece, giocato in casa. Alla fine mi sono decisa a restituire gli inviti precedenti ma, attenzione, non uno alla volta bensì tutti in un colpo solo. E quindi cinque mocciosi sono approdati da me mercoledì pomeriggio. Il giorno precedente mi sono persino applicata e, nonostante i miei limiti culinari, ho prodotto una torta al cioccolato dignitosa da abbinare al del gelato alla vaniglia. Ho pensato che avrebbero apprezzato e mi sentivo molto fiera. L'ho persino spifferato a Ming : sai, la mamma ha fatto la torta con il gelato. Wow, brava te. Peccato che i nanetti siano tutti arrivati con, manco a dirlo, l'immancabile lunch box con dentro, invece, del lunch la propria merenda. Sana. Solo frutta.
A questo punto mi è parso inappropriato offrire la mia torta e, quindi, come se nulla fosse ho tagliato del melone anche a Matteo che mi ha guardato decisamente perplesso : ma mamma e il gel ... ? Più tardi, adesso mangi anche tu un po' di frutta.
Poi sono saliti tutti a giocare mentre io, sempre con un orecchio teso a captare qualunque rumore preoccupante, preparavo il caffè a madri e nanny. La più faticosa, anche se cordiale e tenera a suo modo, è Singapore che può parlare per mesi interi senza mai tirare il fiato della sua unica figlia e del promettente futuro a cui la sta preparando. Intanto la bimba, quattro anni, è venuta diverse volte da me con in mano libri ed oggetti vari : i like it, i want it, scatenando un prurito alle mani che ho controllato a fatica.
La più cool invece la nanny giamaicana dei fratelli parigini, a Montreal da quattordici anni che mi ha confessato che qui, per strada, ogni volta che alza la voce se uno dei bimbi fa una fesseria tipo non darle la mano quando si attraversa la strada o amenità varie, qualche passante si sente autorizzato ad avvicinarsi e a minacciarla di denuncia per maltrattamenti.
La più svagata, ma decisamente simpatica, la bancaria riconvertita in pittrice che, grazie al cielo, è arrivata solo con la figlia, lasciando a casa i due diabolici gemelli. Questo, mi ha detto facendomi vedere una foto, è il vetro del soggiorno che hanno rotto stamattina con un martello. Dal prurito alle mani, alla pelle d'oca. Da me non verranno mai.
A un certo punto, salita a controllare la situazione, mi sono vista venire incontro tutti i nanetti capeggiati dalla parigina, un faccino da mangiare, che mi ha bisbigliato nell'orecchio : can we have a bit of ice cream ? ... and the chocolate cake too!
Ho detto loro di seguirmi in cucina in silenzio. Li ho fatti sedere e serviti. Poi sono andata dalle madri a confessare il peccato e a chiedere perdono. Concesso.
E intanto Italia batte Francia, Svizzera e Singapore.
Quando se ne sono andati Ming mi ha detto : Mamma mi piace te ma anche se lui piace me, il prossimo playdate fra sei mesi minimo.
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