Shoppingando
Iduzzo è un uomo fortunato perché alle vetrine di Tiffany o di qualunque altro gioielliere, io preferisco di gran lunga quelle dei negozi di bricolage. E qui ho delle esperienze quasi mistiche. Se ho un attimo libero, scappo da Canadian Tire, una catena di negozi di prodotti, dai pneumatici ai detersivi.
Se cerchi qualcosa, sicuramente lì lo trovi. E se non lo trovassi, c'è comunque. Bisogna solo chiedere alle commesse che, nella media, hanno un età che si aggira sulla sessantina, una certa stazza e ogni tanto anche i baffi. Ma sono molto competenti, anzi, forse troppo.
Poi la settimana scorsa sono andata da Home Depot.
Bene Home Depot è più orientato sul bricolage. Se vuoi costruirti una casa da solo, lì c'è l'essenziale. Serramenti, sacchi di cemento, piastrelle, sanitari e chi più ne ha, più ne metta.
Ci ho passato un'oretta abbondante curiosando fra i vari scaffali tra gli sguardi interrogativi di quelli che, all'apparenza, sembravano imbianchini, idraulici o elettricisti lì per rifarsi scorte di materiale. In effetti non s'incrociano molte colleghe del gentil sesso e quelle che ci sono di "gentil" hanno veramente poco.
Alla fine sono uscita con degli acquisti davvero ridicoli ma, ad una malta cementizia, ho preferito una guarnizione para spifferi ed un anti-ruggine.
Di negozi di questo tipo, specializzati in un settore, e con tutto l'occorrente, ce ne sono di diversi. L'altro giorno sono entrata, per sbaglio, in una mega merceria, Fabricville, dove, personalmente, avrei acquistato solo dei bottoni per poi farli attaccare a qualcun altro, ma che deve essere il paradiso per chi se ne intende. Non so, una parete con un centinaio di tipi diversi di cerniere e cernierine, una serie infinita di gomitoli di lana e via discorrendo.
Insomma, qui, la scelta può anche diventare un problema. Vi lascio immaginare i negozi di giocattoli. Ogni tanto invento un falso desiderio di Ming per giustificare una visita al Toys'r us locale.
Il mio portafoglio è appesantito non tanto dalle carte di credito, ahimè, quanto da quelle di fedeltà ai vari store che, poi, sono i miei veri amici, quelli che mi scrivono email quotidiane proponendomi sconti mirabolanti, dalle tolle di vernici alle mutande.
Insomma, è davvero il paradiso dello shopping ed il fatto di trovare tutto ciò che mi serve, subito e facilmente, è sicuramente un vantaggio rispetto a Taipei dove, per esempio, in farmacia o quella che sembrava tale, alla parola 'paracetamol' mi guardavano attoniti per poi buttarmi lì un 'no, mei io (non c'è)', piuttosto che prendersi un minuto per capire cosa potessi mai volere. Qui, non solo non devi chiedere perché è tutto riposto su scaffali con libero accesso (non come in Italia) ma puoi scegliere cinquanta confezioni diverse.
Magari con i diamanti è la stessa cosa. Farò un giro da Tiffany.
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