Quinone'taipei - Parte II


E si, ci siamo spostati di nuovo. Dall'insolita frescura estiva milanese al caldo israeliano. Nessuna novita' da segnalare, o forse, una.
Finalmente, dopo tredici mesi, sono riuscita a terminare la lettura di Pastorale Americana di Philip Roth. Un libro bellissimo ed intenso che ho iniziato in Mangiagalli, durante il travaglio.
Uno dei tanti ginecologi che mi ha visitato, in quell'occasione, dopo aver scorto la copertina sul comodino, mi ha guardato : Signora, non avrebbe potuto scegliere lettura piu' "leggera" e adatta ad un momento come questo.  Effettivamente, io, per partorire, ci ho messo tre giorni. Sara' stata colpa delle disavventure di Seymour Levov, il protagonista del libro ?
Fatto sta che l'altro ieri sera, verso le undici, complice una piacevole brezza marina, ho letto l'ultima riga e, con un filo di commozione, mi sono congedata da Seymour. Vediamo quanto mi prendera' il prossimo libro, sempre di Roth, che, pero', ho scelto di uno spessore piu' sottile, proprio per ridurre i tempi.

A Tel Aviv tutto nella norma o quasi. In questi giorni, ci sono numerose manifestazioni contro il governo, complice di assecondare il rincaro dei prezzi, soprattutto per quello che riguarda il settore immobiliare.
Una delle strade piu' chic della citta', un po' come la nostra XX Settembre, si e' trasformata in camping site. Molti, in segno di protesta, hanno deciso di venire a viverci, piantando la tenda. Il risultato e' di grande impatto politico, nessuno osa farli sloggiare, ma anche estetico : un po' uno schifo.
Comunque, ieri io ero li' e, come sempre, sdraiati per terra o su divani delabre', intenti a dormire o a giocare a carte, non mi sembra di aver visto impiegati, professori o famiglie con bambini, quanto piuttosto i soliti  fancazzisti global. L'abito non fara' il monaco, ma li riconosci da lontano. Treccine, torso nudo, barba lunga, scarponi da montagna, cane spelucchiato e canna.
A Moralina, ossia la sottoscritta, e' stato spiegato che, pero', la sera tutti quelli che invece lavorano o sono presi da altre cose che dormire di giorno per strada, escono e si radunano, proprio li', per protestare contro una citta' che, effettivamente, sta diventando sempre piu' cara.

Responsabili del rincaro prezzi, sono anche tutta una serie di ricchi stranieri, soprattutto francesi, che comprano appartamenti a Tel Aviv.
Molti, di origine nordafricana e, "laureati alla Sorbonne", rientrano, in antropologia, nella categoria dei "tamarri".
Alcuni di loro sono diventati vicini di casa dei miei suoceri che, inizialmente, lusingati dall'idea di condividere il pianerottolo con degli Europei, all'ennesimo barbecue con musica assordante, si sono dovuti ricredere.
Pas grave. Tanto, per il momento, sono occupati ad intrattenere un Ming scatenato che, appena vede il mare, si agita tutto fino a quando non viene inserito nel ciambellone e buttato in acqua.
Cerco di portarlo in spiaggia ogni giorno, nel tardo pomeriggio, per sfiancarlo un po', anche se quella esausta sono io, dopo un'ora di portalo in acqua, fallo uscire dall'acqua, asciugalo, incremalo, fallo gattonare sulla spiaggia, vallo a recuperare dal vicino di ombrellone e via discorrendo.
Ma io quando andro' di nuovo in vacanza ? Tra una ventina d'anni ?

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