Dottor Sputum

Stamattina Iduzzo è partito per Parigi dove resterà per una settimana di impegni di lavoro.
Se fosse successo un anno fa, avrei fatto qualunque cose per nascondermi, con Ming, nella sua valigia e tornare nel Vecchio Continente. L'idea di rimanere da sola a Taipei mi avrebbe messo a disagio.
Un anno dopo, questo disagio non c'è più. Certo, se avessi potuto, mi sarei comunque infilata nella valigia di Iduzzo, ma così non è stato e siamo rimasti qui dove, per prendersi cura di noi, si è allertata mezza città.

Dopo un'ora dal decollo di Iduzzo, ho ricevuto un messaggio da Polly, of course, per sincerarsi che fosse tutto ok, dalla receptionist per verificare che non fossi rimasta vittima di qualche incidente domestico e, persino, da Gloria, la mia insegnante di cinese, che si è offerta di accompagnarmi dal pediatra.

E si, ho inaugurato la domenica mattina con una visita di controllo di Ming dal pediatra, in ospedale. Ma lo stecchino di legno, il Dottor Chang (ribattezzato Dottor Sputum, che credo sia "catarro" in inglese, perchè ne parla in continuazione : does he have sputum ? i feel a bit of sputum, the sputum is ok etc) l'ha ficcato anche nella gola della sottoscritta che, da tre notti, non dorme causa tosse secca bastarda, che poi scompare alle prime luci del mattino. Allelgy, of course, è stato di nuovo il responso. Siamo tutti vittime di allelgies ma a cosa non si sa. Forse a Taiwan ? 
Chiaramente sono uscita dal Priority Care Center con il solito pacco di centocinquanta medicine diverse, fra pillole, polveri e sciroppi. Che poi, normalmente, butto tutto in pattumiera e risolvo la cosa con un paio di Aulin.

Nel pomeriggio ho comprato a Ming due scatole di Lego Duplo per provare ad essere un po' Tiger Mum almeno in questo. Ho cercato di convincerlo a costruire insieme la casetta fotografata sulla scatola ma mi ha snobbato, optando per una struttura decisamente più decostruttivista.
E ora, finalmente, mi godo un po' di pace, intervallata da qualche colpetto di tosse che, spero, di sedare con qualche nuova pillolina. Inizierò un libro nuovo, ho terminato oggi l'ennesimo tomo di Philip Roth, in attesa di ricevere un messaggio di Iduzzo da quel di Paris.

E' strano pensarlo così lontano, ma è ancora più strana la sensazione di sentirsi ormai a casa in questo posto. L'adattabilità umana è una gran cosa, dice un personaggio di Roth ne L'orgia di Praga ed è vero forse più nel caso di un dissidente ceco nella Praga comunista, che in quello di una mamma milanese nella Repubblica di Cina. Tuttavia, tirare avanti senza zucchine e mozzarella di bufala non è così semplice. 
Per certi versi, a me sembra di essere in un lungo viaggio dove ogni giorno scopro ed imparo qualcosa di nuovo, ma anche di vivere qui, ormai da anni, e di non sorprendermi più, davanti a certe cose.
Nel complesso, sono comunque soddisfatta di quest'esperienza e di come l'abbiamo e la stiamo affrontando, cosa che non è poi così difficile. Anzi, vivere a Taipei è decisamente più facile di quanto si possa pensare, nonostante certe barriere linguistiche, culturali, il Dottor Sputum e le allelgies.



Commenti

  1. Anna, di sicuro non è tosse cattiva! Ti ricordi all'isola d'Elba e poi a Corvara, quando tutti tossivate?......
    Ciao, buona Taipei! Per fortuna invece io da qui il 10 me ne vado e t'assicuro, non vedo l'ora.
    GR

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  2. SPUTUM (ovvio pr. 'spju.tom': sputo, espettorato, escreato (da "Ragazzini" 1011): (che schifo)

    Il nostro vecchio Giuliano smemorino non si ricorda che tutti tossivamo perché quella tosse "non cattiva", come lui la definisce, era solo pertosse! Ma i sintomi sono completamente diversi: questa, secondo il mio modesto avviso, si chiama tosse cinese allergica. Non vedo l'ora di prendermela anch'io....
    m

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