Pasta, pasta, pasta

E finalmente pasta fu.
Martedì ho accettato l'invito di un'amica ad unirmi alla lezione sulla PASTA tenuta da Antonio, adorabile chef napoletano e direttore di un ristorante italiano all'interno di uno degli alberghi più famosi di Taipei. Che goduria ! Mi sono commossa quando, all'improvviso, ha tirato fuori un vasetto di ricotta Galbani per mostrarci come fare il ripieno del raviolone alla ricotta, per l'appunto, e spinaci. E mentre tutte le altre Desperate Housewives gli facevano domande tecniche sui tempi di cottura e menate varie, io ho alzato la mano e, con un credibilissimo accento napoletano, gli ho chiesto : Antò, ma dove trovo la ricotta a Taipei ?
Mi ha dato qualche dritta anche se ho sperato fino all'ultimo che mi regalasse il suo di vasetto. Ho anche cercato di rubarlo, mentre era distratto, ma non ci sono riuscita.

Dopo la dimostrazione su come fare spaghetti & co a mano, a cui io ho prestato zero attenzione, completamente inebetita e sedotta da quel meraviglioso napolinglish che Antò parlava, ci siamo finalmente sedute a tavoli per magnà. Solo donne, ovviamente, e, davanti a me, due signore taiwanesi con cui ho immediatamente attaccato discorso. Una delle due, la più loquace, dopo qualche chiarimento geografico (Milano, per lei, era in Sicilia e Roma dove c'è Sanremo) mi ha confessato di adorare la cucina italiana ( e come darle torto) e di seguire, da anni, molti corsi di cucina. Le ho detto, allora, che sicuramente doveva essere un'ottima cuoca. Not (l)eally, mi ha risposto : Io vado ai corsi, mi segno tutto e poi passo le informazioni alla mia cuoca che prepara. Mica scema. Peccato che mi manchi la cuoca. Chiederò ad Iduzzo.
Comunque, che piacere immenso assaporare il raviolone che ti si scioglie in bocca oppure la dolcezza della mini cassatina a fine pasto, con un dito di limoncello.
We rule, nel mondo, per quanto riguarda la cucina. Siamo un paese sbrindellato ma quando si tratta di magnà, gli altri devono andare a nascondersi. E quindi quanti paccheri (e Napoli sa di cosa sto parlando) avrei tirato a quelle tre o quattro smorfiose taiwanesi, che hanno osato lamentarsi, durante il pranzo, della pesantezza del raviolone cotto nel burro con il parmigiano. Vi meritate solo baozzi  !

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