Cenetta romantica


Sabato sera abbiamo richiamato la babysitter. Questa volta, nessun invito ma solo voglia di uscire come ai vecchi tempi. Un cinema, un ristorante, le due cose insieme e magari anche una passeggiata romantica. Sabato il tempo era grigio ma, ovviamente, solo intorno alle sette e mezza di sera sono scese le prime gocce e poi una pioggia battentem  fino al mattino dopo. E' stata quindi subito esclusa l'opzione passeggiata romantica.
Erano rimasti in lizza cinema e ristorante. Difficile però conciliarli perchè il primo spettacolo iniziava troppo presto e il secondo pure, se prima avessimo voluto mangiare una cosa fuori con calma e senza l'orologio in bocca. E avevamo fame. Quindi, ristorante. Si, ma dove ? Su suggerimento di alcuni amici israeliani (errore) abbiamo prenotato in un posto con cucina giapponese, decantato per la qualità del cibo e l'atmosfera.
Siamo arrivati intorno alle nove di sera, infreddoliti e umidi. Non si può dire che il posto fosse "intimo". Due scagnozzi all'ingresso ci hanno fatto attraversare una specie di lounge immensa e buia dove altri tipi vestiti di nero (i camerieri) urlavano gli uni agli altri delle cose incomprensibili da angoli opposti del locale.
I tavolini, cosa che ho già riscontrato in altri ristoranti giapponesi, erano incassati e quindi più bassi rispetto al livello del pavimento. Quando si è seduti, hai sempre l'impressione che i camerieri ti camminino in testa.
Abbiamo ordinato cose diverse ma non molto. Il cartello gigante all'ingresso in cui rassicuravano sul fatto che tutti i loro prodotti non venissero da Fukushima mi ha lasciato un po' titubante. Excusatio non petita ...
Siamo comunque riusciti a beccare degli involtini di manzo e cipolla (pare che si mangino anche questi in Giappone) di cui, però, io ho immediatamente individuato la pericolosità, cedendoli volentieri a Iduzzo. Credo li stia ancora digerendo.
A poco sono serviti i 2L di birra, serviti in un unico bicchiere gigante, che ci siamo scolati mentre, oltre ai camerieri urlanti, era in corso anche un grazioso spettacolo di quattro esaltati con dei pantaloni rossi a zampa d'elefante e gilerino nero, che zompettavano per il locale con tamburi e pifferi. Un frastuono incredibile. Per riuscire a comunicare, Iduzzo ed io siamo quasi ricorsi ai cellulari. Very romantic.
Versata l'ultima goccia di birra, siamo tornati a casa sbadigliando. Erano le undici. Dei veri animali notturni ...

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