La lavastoviglie



A Singapore c'è aria di cambiamento! Archiviata la pandemia, la piccola ma potente isola del sud est asiatico sembra essere finalmente pronta ad una piccola ma importante rivoluzione: l'uso della lavastoviglie! Almeno a giudicare da pubblicità come questa che spiegano l'ovvio e che da noi giravano forse cinquant'anni fa? 
Bando al protagonismo credo di essere stata proprio io, ancora tre anni fa, quando sono approdata a Singapore e ho scoperto che questo paese cosi moderno e all'avanguardia lavava ancora i piatti a mano a fare riflettere i locali sui vantaggi peraltro intuitivi di questo elettrodomestico. 
Why do you need dishwasher lah, helper can wash dishes lah - era la frase di rito che mi sentivo ripetere ogni volta che chiedevo all'agente immobiliare di turno se l'appartamento che stavo visitando ne avesse una. Shock e stupore quando rispondevo che non intendevo avere una helper o domestica fissa e che se anche l'avessi avuta non le avrei fatto perdere del tempo a lavare a mano e male piatti e pentole quando il progresso ci aveva regalato la lavastoviglie. Con questa logica perché non mandarla anche a fare il bucato a riva del Singapore river?
E così avevo scartato tutti gli appartamenti che ne erano sprovvisti fino a quando ne ho trovato uno con, in cui ci siamo chiaramente installati.
Tra l'altro leggevo che chi ha inventato questo geniale elettrodomestico già nel 1887 sembra sia stata l'americana Josephine Cochran perché si era stufata che i domestici scheggiassero le sue porcellane lavandole a mano.

A questo giro, dopo tre anni e una pandemia, ho notato con stupore e soddisfazione che in molti appartamenti che visitavo la lavastoviglie c'era ma spesso ancora imballata. Credo che funzioni ma noi non l'abbiamo mai usatami ha risposto una tipa canadese con lo sguardo fisso sulla rivista che sfogliava sul divano mentre perlustravo la sua cucina. Fai pure la snob adesso, ho pensato tra me e me, ma vedrai adesso che torni in Canada e la helper non ce l'hai più come ci vai a razzo a comprarne una direttamente dall'aeroporto quando atterri e con il jet-lag.
Una helper a cui ho chiesto se la cucina avesse la lavastoviglie si è puntata con insistenza il dito contro: Yes, yes! Me dishwasher, me dishwasher! però non capivo come accenderla.

Ma ho visto anche molti agenti immobiliari in grossa difficoltà quando si trattava di identificare l'elettrodomestico durante le visite agli appartamenti. Nessun problema con forno, frigo o lavatrice dove si soffermavano spiegandoti l'ovvio come se non li avessi mai visti prima: questi sono il frigo e il freezer dove conservare gli alimenti al fresco e questa è la lavatrice in cui si inseriscono i capi sporchi aprendo lo sportello e scegliendo poi il programma più adatto. Ma quando si arrivava alla lavastoviglie il disagio e la difficoltà erano palpabili. Mantenendo una distanza di sicurezza come se avessero paura che li inghiottisse puntavano il dito balbettando: e questa è ... questa è ... - la lavastoviglie? li aiutavo io - si, signora, la lavastoviglie ... but no need if you have helper lah. Giuro che non me ne andrò da questo paese fino a quando non li avrò convertiti tutti. Lunga vita al lavastoviglismo!

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