Ho cke ... noia
I Canadiens, Canadians o Habs (da Les Habitants) sono la squadra di hockey della città e qui con l'hockey non si scherza. Un po' come il calcio da noi, con l'unica differenza che a me il calcio piace e diverte mentre l'hockey mi fa un po' la palla.
Sarà che in televisione il disco, o rondelle o puck, non si vede e quindi mi sembra di seguire un gruppo di esagitati sui pattini che passano l'aspirapolvere, il movimento è un po' quello, sarà che una partita dura una vita (tre tempi da 20 minuti più due intervalli da venti minuti più tutta una serie di interruzioni in cui succedono delle cose a me davvero incomprensibili), fatto sta che dopo una decina di minuti io già ronfo sul divano.
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Il che significa vedere una partita una sera si e una sera no perché sti Canadiens giocano praticamente sempre ed il campionato stagionale è esteso anche agli Stati Uniti percui il numero di squadre da affrontare è impressionante.
"Vedrai che dal vivo è più divertente !"
E così, con questa promessa, ieri mi sono infilata berretto e guanti e sono approdata al Centre Bell, il San Siro locale, solo di dimensioni minori, indoor e con il ghiaccio al posto dell'erba.
E così, con questa promessa, ieri mi sono infilata berretto e guanti e sono approdata al Centre Bell, il San Siro locale, solo di dimensioni minori, indoor e con il ghiaccio al posto dell'erba.
La partita è un happening ancora più incasinato che in televisione.
Musica a palla dagli altoparlanti, giocatori che vanno e che vengono, arbitri che puniscono inezie ma poi lasciano che in campo ci si prenda tranquillamente a mazzate, spintoni e un gol che ovviamente non vedi perché, lo ripeto, il disco è troppo piccolo.
E poi fatelo di un'altro colore, che ne so, rosso, verde acido, giallo fosforescente.
Musica a palla dagli altoparlanti, giocatori che vanno e che vengono, arbitri che puniscono inezie ma poi lasciano che in campo ci si prenda tranquillamente a mazzate, spintoni e un gol che ovviamente non vedi perché, lo ripeto, il disco è troppo piccolo.
E poi fatelo di un'altro colore, che ne so, rosso, verde acido, giallo fosforescente.
Comunque, dopo il primo quarto d'ora in cui mi ero anche impegnata ad incitarli e a buttare lì un po' di "dai, dai", avevo già perso l'attenzione e pensavo agli emeriti fatti miei. Mi sono fatta una piacevolissima chiacchierata con una collega di Iduzzo, di origini italiane, che, evidentemente, aveva raggiunto lo stesso livello di noia, e poi finalmente la fine e, ovviamente, la sconfitta dei Canadiens da parte della squadra di Ottawa.
Insomma, per il momento, fra me e l'hockey non c'è molta chimica ma, temo, che sarò obbligata a familiarizzare un po' di più con mazze e pattini perché qui tutti i bambini imparano prima o poi a muoversi sul ghiaccio, correndo dietro ad un disco come se passassero l'aspirapolvere. E quindi anche i miei.
E quindi a farti anche tu una .... mazza tanta. Auguri Anna C
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