Tommaso

Mercoledì mattina sul prestino è nato Tommaso e questo è stato, senza alcun dubbio, il momento più emozionante : quando, mentre ero in fase di cucitura come un tacchino natalizio, me lo hanno praticamente messo in bocca ed io me lo sono sbaciucchiata con sani lacrimoni di felicità.
Un bravo anche a Iduzzo il fotografo, nonché padre, che ha saputo cogliere il momento nonostante fosse agitatissimo e zampettasse qua e là per la sala operatoria, cercando d'immortalare l'evento nel miglior modo possibile.

Un doveroso grazie alla Dottoressa Ling che, sulle note di Bach e dopo un tè caldo, non solo mi ha tirato fuori Tommaso ma è anche riuscita a frenare in tempo un capriccioso blood vessel che schizzava dappertutto, causando un po' di agitazione fra i presenti, me compresa.
Grazie anche all'anestesista per avermi messo in circolo un cocktail di sostanze che mi hanno regalato dei momenti di pura beatitudine, prima di esaurirsi lasciandomi in preda solo ai punti che tirano, ad una schiena dolorante causa materasso di legno dell'ospedale e a due seni stragonfi che con un bel campanello al collo passerei tranquillamente inosservata in un pascolo alpino. Ma le chiamano, invece, gioie della maternità.
Però è vero che quando Tommaso è in braccio e ciuccia, d'improvviso non si sente più nulla se non una grandissima felicità ed una sensazione di straordinario benessere. E non è la morfina.

Matteo, purtroppo ai domiciliari con un'infezione alle orecchie, ha potuto vedere solo oggi suo fratello che, però, gli ha portato una bellissima scatola di Lego nuovi. La giraffa sembra intrigarlo più di baby Tommaso anche se, oggi, insisteva per portare a casa entrambi. Non so se ha capito che, però, baby Tommaso, a fine giornata, non lo si infila in una scatola fino al mattino dopo.
Ad ogni modo, non vedo l'ora di tornare a casa da Ming che mi è mancato tanto in questi giorni e che, causa punti, non sono nemmeno riuscita ad abbracciare oggi quando me lo sono vista comparire davanti con il suo sorriso da furfante, mentre pulivo il sedere a suo fratello.
Mi è sembrato così grande e maturo che, guardando Tommaso, ho finalmente realizzato : cacchio (come direbbe la nonna) bisogna ricominciare tutto da capo !! Ma ne vale la pena.