Qui mare


Se non sono a Taipei o a Milano, dove posso essere finita se non a Tel Aviv ? Che noia, penserete, sempre gli stessi posti.
È vero ma quest'anno il cantiere per l'Ambrogio (l'Adalgisa è stata una pia illusione) ha sconvolto i nostri piani per l'estate che avrebbero anche previsto rotte diverse e più interessanti. Ci riproveremo fra un paio d'anni.
Eccoci, quindi, nella seconda tappa del Grand Tour, o Nonnitour, che prevede la nostra permanenza in Medio Oriente per i prossimi dieci giorni.
Dalla calma e pacatezza taiwanese, al casino italiano fino a qui : il paese dell'ipercasino e della discussione animata sempre e comunque. Il livello di decibel è altissimo. Vince chi urla più forte. Comincio a sospettare che siano affetti da sordità genetica. Mi porti il sacchetto ? Un attimo che arrivo : un fraseggio semplicissimo che qui, però, può assumere le tonalita' di una rissa. Se poi si tarda a portare il sacchetto, scatta, nel giro di un nano secondo, il rimprovero che mi fa sempre temere per l'incolumità di uno degli interlocutori.

Meno male che c'è il mare che calma gli animi. Certo non li raffredda visto che la sensazione è quella di entrare in una minestrina intiepidita.
Ma, se a Milano ci si dedica ad un tipo di vita decisamente urbano, dove il grande intrattenimento di quest'anno sono stati i tram, a Tel Aviv l'attrazione è il mare o, più in generale, l'acqua che Ming chiama in ebraico maim. Maim, maim, maim. E quindi alè hop tutti in spiaggia, cuginetta compresa di 16 mesi.

Cosa dire ? Spero di convertirlo presto agli scogli anche se fare un castello di granito con il secchiello sara' dura. Ci armeremo di perforatrice o di trivella, ma almeno eviteremo la fastidiosissima sensazione di avere sabbia nelle piu' piccole e sconosciute fessure dell'epidermide. La odio. Ming invece la adora e più vi si rotola dentro più è felice.

Io non solo mastico silicio per ore ma passo anche il tempo a risolvere i seguenti dilemmi : meglio che il nanetto stia al sole o all'ombra ? gli metto la maglietta ? magari gli spalmo ancora un po' di crema ? avrà bevuto abbastanza ? un altro bagnetto o è rimasto in acqua troppo a lungo ?
Quest'anno poi il mare lo vivo con molta meno disinvoltura del solito per via delle mie sembianze cetacee che cerco di mascherare senza riuscirci. E poi sfatiamo un altro mito, quello che le donne incinte in acqua si sentono libere e leggere. Palla colossale. In acqua ho la sensazione che qualcuno mi abbia legato al collo un sacco Invicta pieno di libri come il primo giorno di scuola.
Insomma che dire ? W il tram !!

Commenti

  1. Tornata anch'io nella bellissima Milano dopo meltemi greco a volontà, ti penso già rientrata alla base. Non vorrai mica fare troppe vacanze! Fa male alla salute. Buona pancia :Un abbraccio. Omonima

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  2. Grazie !! Troppo tardi, troppo lunghe ... le vacanze !:-)

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